REFERENDUM: Il ministro Maria Elena Boschi in Argentina e Brasile per fare campagna elettorale presso gli italiani all'estero
Il ministro italiano delle Riforme costituzionali e delle relazioni con il parlamento, Maria Elena Boschi, è da mercoledì in Brasile, per una visita ufficiale di tre giorni. Prima tappa Porto Alegre. Al suo arrivo, secondo quanto riportato dal "Jornal do Brasil", il ministro Boschi, considerata una delle figure più rappersentative del governo del premier Matteo Renzi, ha incontrato la comunità italiana locale e il governatore dello Stato di Rio Grande do Sul, Josè Ivo Sartori. Durante la sua visita a Porto Alegre, il ministro ha tenuto un discorso sul referendum costituzionale che si terrà in Italia il 4 dicembre prossimo. Ieri Boschi si è, quindi, spostata nella capitale Brasilia dove ha incontrato funzionari del governo brasiliano, tra cui il ministro della Pianificazione, Dyogo Henrique de Oliveira, e della Giustizia, Alexandre de Moraes. Oggi il ministro italiano sarà a San Paolo, dove interverrà all'Istituto Fernando Henrique Cardoso (Fhc) sul tema "Cambiare l'Italia per cambiare l'Europa". A seguire sarà presente a un pranzo di lavoro con gli imprenditori italiani e incontrerà i rappresentanti della comunità italiana. Questa settimana il ministro ha effettuato anche una visita lampo in Argentina per spronare i residenti italiani nel paese sudamericano a votare "sì" alla riforma costituzionale. Tuttavia, ha sottolineato il quotidiano "La Nacion", Boschi ha anche inviato alcuni messaggi dall'Italia al governo del presidente Mauricio Macri: "Gli imprenditori italiani sono molto ottimisti circa l'apertura intrapresa dall'Argentina negli ultimi mesi, ma sono anche preoccupati per i tempi della giustizia per definire una questione centrale per gli investimenti come le tariffe". In ogni caso, "l'atteggiamento è positivo verso le riforme in corso, finalizzate a incrementare la crescita. Ci sono molti imprenditori che sono interessati ad investire in Argentina. Un settore molto importante è l'agroalimentare dove, a fronte di una maggiore apertura dell'Argentina, l'Italia potrebbe mettere a disposizione le sue tecnologie".