Gli account Twitter dello Stato islamico portano al governo inglese

Twitter ha bloccato gli utenti accusati di ‘molestare’ gli account collegati allo SIIL. Nel frattempo, gli hacker hanno rivelato che gli account Twitter utilizzati dallo SIIL riconducono ad Arabia Saudita e governo inglese. Sorpresa? Uno degli argomenti centrali utilizzati dai governi che cercano di limitare le libertà su internet e giustificarne la sorveglianza totale è che i social media e le varie piattaforme internet permettono ai “terroristi” di diffondere propaganda e incitare alla violenza. E naturalmente l’unico modo per fermare tale fenomeno orribile, secondo la saggezza comune, sia regolare attentamente gli interventi su internet, così come un’ampia sorveglianza. O almeno così ci è stato detto. È per questo che molti sono disorientati dalla decisione di Twitter di bloccare gli “hacktivisti” accusati di “molestare” gli account collegati a SIIL e altri gruppi terroristici. La cosa ha fatto notizia all’inizio del mese: “Rapidamente lo SIIL apre account e diffonde propaganda, secondo gruppi hacker come Anonymus e Ctrl Sec impegnati nella campagna online #OpISIS. Il gruppo segue i followers, i collegamenti degli account individuati dagli appelli ad unirsi allo Stato islamico e riporta i profili dei jihadisti. Ma ora dicono che il social media li chiude. Difendendosi, Twitter vanta che non meno di 125000 account collegati a organizzazioni terroristiche sono stati rimossi. Ma gli attivisti di internet dicono che Twitter ha fatto ben poco, a parte agire su reclamo di utenti: “Una dichiarazione di WauchulaGhost, hacker antiterrorismo del collettivo Anonymus, ha detto: Chi ha sospeso 125000 account? Anonymus, i suoi gruppi affiliati e comuni cittadini. Vi rendete conto che se sospendessimo la segnalazione dgeli account dei terroristici e dalle immagini violente, Twitter sarebbe inondata di terroristi. Dopo l’annuncio di Twitter, gli arrabbiati membri di Anonymus rivelavano di aver avuto i loro account chiusi, non lo SIIL. Un giorno di febbraio 15 hacker hanno avuto i loro account chiusi da Twitter, nonostante mesi di indagini sui jihadisti”. Perché Twitter bannerebbe gli utenti che segnalano account collegati allo SIIL? Forse perché alcuni di tali account portano all’Arabia Saudita e anche al governo inglese. Come fu segnalato il 16 dicembre 2015: “Gli hacker hanno affermato che numerosi account sui social media di sostenitori dello Stato islamico ‘sono gestiti da indirizzi internet collegati al Dipartimento del lavoro e delle pensioni del Regno Unito’. Un gruppo di quattro esperti informatici, che si chiama VandaSec, ha scoperto prove che indicano che almeno tre account filo-SIIL porterebbero al Dipartimento“.