Una società avvelenata?

Pixabay - Arcaion
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17.11.2019

La nostra civiltà occidentale sta vivendo grandi cambiamenti ma mentre la struttura economica di base non è mai cambiata e non sta cambiando, restando capitalista pur con qualche variante sul tema, è sul fronte sociale e culturale che si vedono i mutamenti più significativi. Sia l’Europa che l’Italia sono investite da grandi flussi migratori che portano sul loro territorio immigrati stranieri generalmente poveri ed ignoranti ma in età militare e che, secondo la vulgata corrente, scappano in cerca di una vita migliore dai loro martoriati Paesi d’origine, siano essi in Africa, America Latina, Medio Oriente o Sud-Est asiatico. A questo si aggiungono le nuove (sic!) correnti culturali: gli sproloqui sul gender; la progressiva femminizzazione della società occidentale che vede il rifiuto del maschio moderno di assumersi le responsabilità della vita adulta e vivere la propria vera natura; le donne che si comportano “da uomini” ma dimostrano, alla resa dei conti, di non essere capaci di difendersi nemmeno quando la loro stessa vita è in grave pericolo.

La nostra società occidentale è intrisa di un veleno che la sta uccidendo, lentamente. È una visione troppo cupa quella che ho in mente?  Ne ho parlato con Alessandro Meluzzi, ex-parlamentare italiano, psichiatra e criminologo, uomo di fede [1].

1)Per molti “Il tramonto dell’Occidente” è diventato qualcosa di più del titolo di un libro del secolo scorso. Secondo lei, esiste davvero una crisi dell’Occidente e, nel caso, può individuarne un fattore scatenante?  

R) Il tramonto dell’Occidente è un rischio a cui oggi in molti hanno deciso di soccombere. Ci viene imposto dall’alto, da parte di una minoranza nebulosa, uno stile di vita che non ci appartiene, inculcandoci anche ideologie estranee. La causa scatenante è proprio la perdita di un’identità salda, continuamente attaccata da più fronti.

2) Perché la Sinistra, quella mondiale ma anche quella italiana, si sente così in dovere di interferire nei rapporti familiari, al punto da privare con sempre più sconcertante facilità i genitori della loro podestà naturale sui figli? 

R) La Sinistra mondiale vuole un meticciato globale in cui tutti gli esseri umani siano uguali, senza alcuna differenza. Ma è un’idea orripilante: saremmo robot incapaci di avere nostri pensieri perché non ci sarebbero punti di vista diversi.

3) L’immigrazione ha assunto dimensioni eccezionali ma molti crimini violenti sono spesso commessi da immigrati, africani e non. Secondo lei, c’è un piano ben preciso dietro tutto questo?

R) Non so se c’è un piano ma so che c’è un’organizzazione dietro alla criminalità extracomunitaria in Italia, come quella della Mafia Nigeriana ad esempio. Gli immigrati si riuniscono sul nostro territorio e, corrotti dall’infelicità, si armano contro quell’identità occidentale di cui parlavamo prima.

6) Nel futuro della nostra Nazione c’è quindi il pericolo di uno sconvolgimento sociale irreparabile, a causa di un’immigrazione affrontata alla leggera? 

R) Il pericolo c’è ma il futuro siamo noi a costruirlo. Mi pare che una speranza sia rimasta. Una speranza che il centrodestra ha corroborato nelle ultime Elezioni Regionali in Umbria. Gli Italiani hanno espresso un voto chiaro: no immigrazione che potrebbe sconvolgere la realtà per quella che conosciamo.

8) C’è una forza politica o religiosa in Italia che sia davvero sensibile e in allarme per la situazione attuale del nostro Paese?

R) Mi sembra che ormai la Chiesa Cattolica non rappresenti più la religiosità degli Italiani. D’altra parte, sono chiari i riferimenti di Salvini e Meloni al Cristianesimo. Quindi, c’è ancora un cristianesimo che si oppone al dilagare di un buonismo immotivato. Il Cristianesimo è prima di tutto un erogatore di identità. Un’identità che Papa Francesco sembra voler distruggere insieme alla Sinistra.

 

[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Meluzzi