L'intervento tenuto oggi da Putin alla Duma nazionale
Il rilancio della cooperazione con gli Stati Uniti nella lotta al terrorismo, la riapertura del dialogo con l'Europa e la prosecuzione delle attività per il contrasto alla proliferazione delle armi. Questi alcuni dei punti evidenziati dal presidente russo Vladimir Putin, nel corso dell'annuale discorso alla nazione tenutosi questa mattina nella capitale, su quali linee guida adotterà nell'immediato futuro il Cremlino in politica estera.
Putin ha, inoltre, ribadito che Mosca non ha alcuna intenzione di subire aggressioni, intimidazioni o boicottaggi nè di arretrare la propria presenza militare o economica dall'arena mondiale, con specifici riferimenti all'Asia e al Medio Oriente. Una menzione particolare è stata dedicata inoltre ai rapporti commerciali privilegiati con Cina, India e, più in generale, con le nazioni asiatiche che rappresentano sempre più il fulcro dell'economia globale.
Il presidente russo nel suo intervento ha dato ampio spazio anche alle questioni di politica interna, soprattutto quelle legate alla situazione economica e alla lotta alla corruzione, delineando i piani di intervento governativi per i prossimi anni che, secondo quanto ha affermato, dovranno dare sempre più importanza ai giovani, al volontariato e al comparto della Sanità.
Il discorso, durato circa un'ora, ha puntellato il progetto politico del presidente che ha parlato del futuro e ha destinato alcuni minuti anche al centenario della Rivoluzione d'Ottobre che cadrà nel 2017.
In alcuni tratti aspro e duro, il numero uno del Cremlino ha ribadito che la corruzione statale non sarà più tollerata e che le operazioni di polizia non terranno conto del grado o dell'importanza dei singoli individui. Tra i temi economici affrontati dal presidente ha fatto spicco, inoltre, la volontà di modificare la tassazione statale, di far crescere il settore agricolo e di rendere la produzione militare sempre più appetibile anche ai civili.
La collaborazione tra Russia e Stati Uniti è ritenuta necessaria da Putin al fine di risolvere i problemi di sicurezza che il mondo affronta in questo periodo storico. "Siamo pronti a cooperare con la neo eletta amministrazione statunitense - ha affermato è importante normalizzare i rapporti tra le nostre nazioni e iniziare a sviluppare relazioni bilaterali basate su benefici equi e reciproci. Condividiamo una responsabilità comune nel combattere le vere minacce terroristiche presenti a livello internazionale e la lotta alla non proliferazione degli armamenti".
Putin ha poi messo l'accento sulle operazioni in corso in Medio Oriente. "E' importante sottolineare l'impegno portato avanti dalle forze armate russe finalizzato a risolvere la crisi in Siria, impegno che al momento ha permesso di infliggere pesanti perdite alle formazioni terroriste".
Il massimo rappresentante russo ha quindi parlato di politica estera, chiarendo il ruolo del suo paese nell'arena internazionale. "Non vogliamo suscitare alcuna controversia perche' non ne abbiamo bisogno. Al contrario alcuni paesi occidentali vedono la Russia come un paese rivale, ma noi non cerchiamo alcun tipo di nemico e mai l'abbiamo fatto. Ma, in ogni caso, non tollereremo alcuna interferenza nei nostri interessi. Siamo propensi a sostenere ogni tipo di dialogo, che pero' sia equo e che si basi sul mutuo rispetto e sul sistema del diritto internazionale. In molte cose la guerra fredda sembra essere tornata. Basti pensare che per anni la Russia e' stata tacciata di operare forme di censura quando invece ora siamo noi a subirla".
Dal 2017, però, lo sguardo della politica estera del Cremlino sarà sempre più propenso a guardare verso oriente. Non solo Cina o India, ma tutte le realtà che compongono il mosaico asiatico rappresentano per la Russia un'occasione di crescita per il paese. "La Cina sta diventando una delle principali economie mondiali - ha spiegato Putin - ed è importante che il nostro paese estenda la cooperazione con Pechino su progetti di vasta scala. Non parliamo solo di fonti energetiche, ma siamo convinti che il partenariato con la Cina possa dare grande stabilità all'intera regione. Questo è un esempio di ordine mondiale basato sull'idea della collaborazione armonica tra paesi e non sulla dominazione".
L'agenda politica russa in realtà non parla solo di Cina, ma mette in evidenza anche i rapporti con Nuova Delhi. Il vertice di Goa, città indiana in cui si sono incontrati i plenipotenziari dei due paesi, ha chiarito quanto i due partner stiano stringendo i rapporti non solo economici, legati ad esempio all'export di tecnologia militare, ma anche politici.
Per quanto riguarda la politica interna, il presidente russo ha sottolineato che l'economia nazionale dopo anni bui è in ripresa, ma che c'è ancora molto da fare soprattutto per quanto riguarda la tassazione. "Il popolo russo - ha sottolineato Putin - ha dimostrato di essere pronto a difendere la crescita del paese a costo di grandi sacrifici e noncurante delle pressioni esterne, rispondendo in modo appropriato alle condizioni difficili e insolite di questi anni".
Il presidente ha sottolineato come il processo di sviluppo del sistema politico e delle istituzioni statali continuerà nel solco della democrazia diretta. Per quanto riguarda il versante economico il massimo rappresentante del Cremlino ha annunciato che il governo svilupperà un piano d'azione fino al 2025 in cui verranno indicate le linee guida finalizzate a rafforzare la posizione del paese nell'arena mondiale.
Secondo Putin, inoltre, la perdita di slancio dell'economia nazionale è stata legata più a cause interne che esterne. "Le ragioni principali che hanno portato alla decelerazione della nostra economia sono da ricercare primariamente nei nostri problemi interni. La mancanza di risorse per compiere investimenti, l'assenza di tecnologie moderne, il personale poco qualificato e lo sviluppo insufficiente della competitività hanno colpito duramente il nostro paese. Solo successivamente la recessione ha fatto capolino, ma nel quadro più generale". Per questo motivo, ha spiegato il presidente russo, il paese necessita di un sistema di tassazione solido che sostenga le attività economiche nazionali e non le ostacoli.
In base ai dati diffusi dal Cremlino il tasso d'inflazione del 2016 potrebbe toccare quota 5,8 per cento. "Siamo fiduciosi che per la fine dell'anno scenderemo sotto la soglia del 6 per cento - ha proseguito Putin - l'obiettivo è raggiungere il 4 per cento entro la fine del prossimo anno. In ogni caso i risultati raggiunti nel 2016 rappresentano un ottimo prerequisito per ottenere il risanamento dei conti pubblici e lo sviluppo sostanziale dell'economia nazionale".
Un ruolo di primo piano nel rilancio del paese verrà ancora una volta giocato dall'industria militare russa che dovrà ulteriormente aprirsi al mercato e soprattutto produrre beni destinati anche all'uso civile. "Entro il prossimo decennio - ha chiarito Putin - le azioni dei beni non militari prodotti nel comparto della difesa dovranno coprire una quota sempre maggiore, così da poter raggiungere mercati sempre più ampi. Entro il 2030 tale soglia dovrà raggiungere il 50 per cento".
Putin ha evidenziato che la crescita della produttività del settore militare ha toccato quest'anno il livello di crescita del 9,8 per cento. "Abbiamo condotto un'opera di profonda modernizzazione del nostro complesso militare e industriale - ha proseguito il presidente russo - questo ha portato ad un aumento significativo della produttività, rappresentando un esempio positivo per tutta l'economia nazionale".
Durissimo, inoltre, il passaggio sulla corruzione, che verrà perseguita "ad ogni livello" e senza soste. "La stragrande maggioranza dei dipendenti statali è onesta e dedita al proprio lavoro - ha affermato Putin - ma se qualcuno pensa che aver raggiunto una posizione di rilievo all'interno dell'amministrazione pubblica possa significare essere al di sopra della legge si sbaglia di grosso. La lotta alla corruzione non è uno spettacolo. E solo quando ciò saraà chiaro allora otterremo risultati".
Il presidente ha poi annunciato che il governo ha stanziato 5 miliardi di euro per l'anno dell'Ecologia che si terrà nel 2017. "E' di grande importanza far sì che la società civile venga coinvolta negli sforzi finalizzati alla protezione dell'ambiente, al rispetto delle leggi e alla preservazione delle specie animali a rischio - ha chiarito Putin - ho dato mandato al Consiglio dei ministri di stilare programmi specifici per la salvaguardia dei luoghi più rappresentativi del nostro patrimonio naturalistico, come ad esempio il fiume Volga, il lago Baikal e il lago Teletzkoe sui monti Altai (nella parte meridionale della Siberia)".
Il presidente russo ha menzionato poi la necessità di contrastare l'inquinamento e intervenire nei luoghi colpiti da devastazioni ambientali. Putin ha infine sottolineato l'importanza del dialogo interculturale e la necessità di puntare risorse ed energie sulle giovani generazioni che rappresentano il futuro del paese.