L'incerto futuro degli Stati Uniti d'America
L'elezionedi Donald Trump a presidente degli Stati Uniti è una svolta epocale nella storia americana. Ciò non soltanto per il personaggio Trump in quanto tale e per le sue posizione, ma anche alla luce delle reazioni dei media internazionali e di una parte della società civile statunitense, subito pronta a dare addosso al presidente neo-eletto.
Molti osservatori politici si augurano che l'atteggiamento degli USA in politica estera possa assumere una maggiore propensione difensiva. Questo auspicio non è soltanto il frutto del prevedibile effetto-Trump, ma anche una speranza legittimata dagli errori accumulati dalla superpotenze in particolare nel corso degli ultimi due anni. La pulsione espansionista americana ha, infatti, fallito tanto in Ucraina quanto in Siria. In entrambi i casi la resistenza è stata talmente forte da determinare conseguenze altamente lesive degli interessi sia statunitense che occidentali in generale.
Anche in Asia gli interessi degli USA hanno subito una battuta d'arresto. In questo scenario, ormai, è la Russia ad essere considerata interlocutore e partner economico credibile ed affidabile. E' a tutti ormai chiaro quale importante ruolo, tanto sotto il profilo economico, quanto dal punto di vista geopolitico, giochino per la Russia le potenze asiatiche. Ciò è tanto più evidente, alla luce della propensione verso Est assunta da Mosca negli ultimi tempi. E' facile prevedere che nei prossimi anni gli Stati Uniti si troveranno decisamente sulla difensiva nel continente asiatico.
Che Trump voglia o meno proseguire nella scia delle politiche assunte dai suoi predecessori, in ambito internazionale gli USA saranno costretti in ogni caso ad abbassare il loro ritmo. Proprio questo aspetto può offrire ai popoli e agli Stati una finestra di tempo che consenta loro di sviluppare la propria libertà di azione e di rafforzare la propria sovranità. Anche gli Stati Uniti, però, hanno adesso l'occasione di cogliere una grande opportunità: quella di prendersi finalmente cura dei propri prolemi interni.