La Russia minacciata di “segno nero” nell’FATF

09.06.2023

I nemici più zelanti della Russia ritengono che la guerra delle sanzioni contro il nostro Paese non debba limitarsi ad azioni punitive da parte dei singoli stati. È auspicabile che le decisioni relative alle sanzioni siano prese e attuate collettivamente e in modo coordinato nell’ambito delle organizzazioni internazionali. Certo, sarebbe l’ideale se la decisione sulle sanzioni contro la Russia fosse presa a livello delle Nazioni Unite, dal Consiglio di Sicurezza di questa organizzazione internazionale. Ma non è così. E certamente non lo sarà. Per fare ciò, è necessario escludere la Russia dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU, e se si provasse a far passare una tale decisione, allora, forse, potrrebbe essere distrutta l’ONU stessa, che sta già “respirando” a mala pena.

I nemici della Russia stanno cercando di fare qualcosa contro il nostro paese attraverso organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l’Organizzazione Mondiale del Commercio. Ad esempio, espellere la Russia da queste organizzazioni o sospenderne l’adesione. Ma anche così non funziona molto bene.

Ma esiste una tale organizzazione internazionale chiamata FATF (Financial Action Task Force) – Financial Action Task Force on Money Laundering. È un organismo intergovernativo istituito nel luglio 1989 a Parigi su iniziativa dei capi di governo del Gruppo dei Sette (G7) per la prevenzione del riciclaggio di denaro (AML). Nell’ottobre 2001, L’FATF ha ampliato il suo mandato per includere le questioni relative alla lotta al finanziamento del terrorismo (CFT) e, dal febbraio 2012, le questioni relative alla prevenzione del finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa (PFW). Attualmente i membri dell’FATF sono 37 paesi e 2 associazioni internazionali. Inoltre, 24 osservatori partecipano ai lavori dell’FATF. I membri associati dell’FATF sono 9 gruppi regionali simili al’FATF.

L’FATF ha sviluppato standard internazionali sulla lotta al riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e il finanziamento della proliferazione delle armi di distruzione di massa (le “raccomandazioni FATF”), che dovrebbero essere incorporati nella legislazione nazionale. Al fine di monitorare la conformità dei paesi alle Raccomandazioni FATF, il Gruppo conduce valutazioni reciproche dei sistemi nazionali AML/CFT/CPF. Le Raccomandazioni FATF vengono riviste regolarmente per includere la gamma più ampia possibile di misure per combattere nuove sfide e minacce.

La Federazione Russa è diventata membro dell’FATF nel 2003. In Russia è stata creata un’istituzione chiamata Rosfinmonitoring (Federal Financial Monitoring Service), che ha garantito l’attuazione delle Raccomandazioni FATF da parte del nostro Paese.

Dopo l’inizio dell’Operazione Militare Speciale (SVO), l’Ucraina ha chiesto che la Russia fosse esclusa dall’FATF. Nell’estate del 2022, l’organizzazione ha privato la Russia della leadership e delle funzioni consultive a causa delle ostilità in Ucraina, la partecipazione ai progetti è stata sospesa, tuttavia la Russia è rimasta membro dell’FATF. Tuttavia, nel febbraio di quest’anno, in connessione con l’adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di una risoluzione che chiedeva alla Russia di “ritirare completamente e incondizionatamente tutte le sue forze armate dal territorio dell’Ucraina”, l’adesione della Russia all’organizzazione è stata sospesa. Il presidente dell’FATF Raja Kumar (India) ha osservato che “questa è la prima volta che un membro dell’FATF viene sospeso. La Russia è stata effettivamente esclusa da questa organizzazione”. L’Ucraina ha preso questa decisione positivamente. Tuttavia, ha esortato l’organizzazione a non fermarsi qui, ma ad aggiungere la Russia alla sua cosiddetta “lista nera”. Oppure, come dicono i giornalisti, dare alla Russia un “segno nero”.

Attualmente ci sono tre paesi nella “lista nera” dell’FATF: Corea del Nord, Iran e Myanmar. L’inclusione della Russia in questo elenco significherebbe un altissimo grado di isolamento della sua economia, da allora i partner commerciali ed economici della Russia dovrebbero esercitare una maggiore supervisione delle operazioni e, in caso di dubbio e sospetto, le bloccherebbero spietatamente. Non solo il commercio transfrontaliero, le operazioni economiche e finanziarie di imprese e banche verrebbero bloccate, ma anche i pagamenti delle famiglie (trasferimenti di denaro da parte di individui anche di importo relativamente modesto) verrebbero fortemente limitati.

A proposito, la Russia era già nella “lista nera” dell’FATF, vi è stata inclusa nel 2000. Dopo che Mosca ha adottato una speciale legislazione “antiriciclaggio”, ha introdotto un gran numero di norme e regolamenti FATF nelle attività delle banche e delle forze dell’ordine, ha istituito il Rosfinmonitoring nel 2002, è stato escluso dalla “lista nera” e un anno dopo è diventato membro dell’FATF.

La “lista nera” include paesi che nella lingua del gruppo sono chiamati “giurisdizioni ad alto rischio”. Inoltre, l’FATF ha una “lista grigia” che include “giurisdizioni sotto monitoraggio rafforzato” – paesi che non rispettano o non rispettano sufficientemente le regole del gruppo.

Come opzione, a margine, si discute la possibilità di includere la Russia nella “lista grigia”. È molto più ampia di quella “nera”. Include: Gibilterra, Giordania, Isole Cayman, Nigeria, Emirati Arabi Uniti, Panama, Filippine, Siria, Turchia, Sudafrica e altri (23 giurisdizioni in totale). Il coinvolgimento di molti di loro nella “lista grigia” non impedisce loro di fare affari internazionali. Gli esperti affermano che l’inclusione della Russia nella “lista grigia” non farà molto, dal momento che diverse migliaia di sanzioni imposte contro la Russia dopo il 24 febbraio 2024 sono del tutto paragonabili nei loro effetti al regime previsto per le persone coinvolte nel ” lista grigia”. La Russia dovrebbe essere inclusa solo nella “lista nera”! Alcuni paesi (in particolare l’Ucraina, ma anche Stati Uniti, Regno Unito e altri) stanno esercitando pressioni sull’FATF affinché decida sull’opzione della lista nera.

Tuttavia, è ancora possibile selezionare l’opzione “lista grigia”. La maggior parte dei paesi membri del gruppo non vuole questa opzione “segno nero”, poiché considerano la Russia il loro importante partner commerciale ed economico e non vogliono perderla. E la “lista grigia” potrebbe essere un compromesso. Tra coloro che chiaramente non vogliono che la Russia sia inclusa nella “lista nera”, India e Cina sono citate in primo luogo. Per lo spettacolo, possono supportare un’opzione “lista grigia”.

Bloomberg, nella sua pubblicazione del 23 maggio “Russia Pushes India for Help to Avert Global Financial Isolation”, afferma che Mosca sta attivamente negoziando con i suoi principali partner commerciali ed economici (in particolare l’India), esortandoli ad astenersi dal prendere una decisione per includere la Russia in la “lista nera” dell’FATF.

Osservatori ed esperti richiamano l’attenzione sul fatto che nell’ultimo anno si sono verificati cambiamenti molto significativi nelle attività dell’FATF. Il focus era “la questione della Russia”. Di conseguenza, i paesi membri hanno iniziato a dimenticare i compiti principali del gruppo: la lotta al riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e la proliferazione delle armi di distruzione di massa. Tutte queste minacce sono in aumento. È solo che dietro la cortina fumogena della retorica mediatica anti-russa, queste minacce non sono ancora molto visibili.

La decisione dell’FATF di sospendere l’adesione della Russia all’organizzazione è infondata e va contro gli obiettivi dell’organizzazione, ha affermato il Rosfinmonitoring. Il capo di questo dipartimento, Yuri Chikhanchin, ha espresso il suo atteggiamento nei confronti di questa decisione sulla rivista National Interest: «Con l’introduzione di restrizioni unilaterali anti-russe, la situazione con la sicurezza finanziaria globale ha cominciato a peggiorare oggettivamente. L’attenzione di apposite strutture chiamate a combattere la criminalità con i soldi dei contribuenti è deviata alla ricerca di beni russi per il loro successivo blocco illegale. Di conseguenza, gravi reati transfrontalieri rimangono non indagati».

Il capo del Comitato costituzionale del Consiglio della Federazione, Andrey Klishas, ha osservato che la sospensione dell’adesione della Russia dall’FATF è vantaggiosa per i Paesi occidentali, e soprattutto per gli Stati Uniti:

«La NATO utilizza da tempo terroristi in tutto il mondo per risolvere i suoi compiti geopolitici, e l’indebolimento del controllo sul finanziamento del terrorismo fa il gioco dei piani americani».

L’ambasciatore negli Stati Uniti Anatoly Antonov ha ritenuto che ciò “in realtà porti all’erosione dell’architettura globale antiriciclaggio”.

Permettetemi di ricordarvi che l’FATF tiene le sue riunioni plenarie tre volte all’anno. La prossima si svolgerà a giugno. Quasi certamente il tema principale all’ordine del giorno sarà “la questione della Russia”.

Traduzione di Alessandro Napoli

Fonte: zavtra.ru