LA RUSSIA E L’OCCIDENTE: IN DIALOGO PER RISPONDERE ALLE SFIDE DI CIVILTÀ

18.11.2016

Discorso del Patriarca Kirill presso il Consiglio mondiale del popolo russo, 1° novembre 2016

Vostra Eminenza e Grazia, onorevoli partecipanti del Consiglio mondiale del popolo russo, cari fratelli e sorelle!
Vorrei rivolgerVi un caloroso benvenuto a questa 20^ sessione del nostro Consiglio. Il Consiglio ha attraversato il medesimo percorso tortuoso che il nostro popolo e il nostro Paese hanno attraversato in questi vent’anni. Quest’oggi, come al solito, durante il Consiglio cercheremo di discutere le questioni che preoccupano maggiormente la nostra gente. Certo, molte di queste domande sono giа indicate nel nostro ordine del giorno. Quindi, poichй sarebbe difficile scegliere quali sono i piщ importanti, ne esporrт i principali. Dopo lunghe riflessioni, l'Ufficio e il Presidium del Consiglio hanno preso la decisione di discutere il tema "La Russia e l'Occidente", ciт che sta accadendo cioи oggi nei rapporti fra di noi, e di guardare al problema dei rapporti tra la Russia e l’Occidente non tanto dal punto di vista di un programma politico a breve termine, che puт portare ad alcune errate conclusioni, quanto per cercare di guardare a questo problema in termini di visioni del mondo e da un punto di vista storico e spirituale.

Quando si discute dei rapporti tra la Russia e l'Occidente e quando anche si pronuncia la frase "la Russia e l'Occidente", vengono alla mente due tipi di associazioni. La prima riguarda l'idea che la societа occidentale и sempre stata un mezzo per l’affermazione di idee progressiste e di realizzazioni che riguardavano il benessere, la ricchezza materiale e infine il progresso tecnologico. La societа russa и in ritardo nello sviluppo di questo modello. In questa prospettiva, al fine di restare sulla strada "giusta", la Russia avrebbe solo bisogno di imitare i comportamenti sociali, politici ed economici che caratterizzano la vita dell'Occidente. In altre parole, la Russia avrebbe bisogno di copiare i modelli esistenti e di studiare le tendenze che caratterizzano lo sviluppo della societа occidentale. Come mostra la storia, un tale atteggiamento di "rincorsa" difficilmente puт soddisfare i nostri interessi nazionali. Inoltre, il principio stesso di "rincorsa" implica a priori una nostra arretratezza. Se “raggiungiamo” l’Occidente, poi saremmo sempre e comunque “in ritardo”. Ecco perchй in questo approccio, che presenta il modello occidentale come un ideale da raggiungere ed un esempio da imitare, costituisce qualcosa di pericoloso per la Russia.

Il secondo punto esprime l'idea di un presunto, implacabile, innato antagonismo esistente tra questi due mondi: la civiltа del mondo russo e la civiltа dell'Occidente.

I sostenitori di entrambi i modelli, al fine di dimostrare la loro correttezza, possono e devono portare avanti un numero sufficiente di esempi storici. Tuttavia, questi esempi possono avere una sorta di carattere contraddittorio.

Ci sono alcuni esempi in cui l'assimilazione dei risultati della civiltа occidentale ha favorevolmente influenzato la Russia. In particolare, dobbiamo ricordare il “secolo d'oro” di Pushkin della cultura russa e, naturalmente, le imponenti realizzazioni del 18° secolo, quelle di determinati periodi del 19° e quelle degli inizi del 20° secolo.

Tuttavia dobbiamo ricordare che i modelli ideologici stranieri e i modelli politici che non tengono conto delle specificitа nazionali e del contesto spirituale e culturale, una volta trapiantati automaticamente sul suolo russo spesso, anzi quasi sempre, hanno portato a sconvolgimenti enormi e a tragedie, come и giа accaduto nel nostro paese all'inizio e alla fine del secolo scorso.

In tutta la storia dei rapporti con l'Occidente, ci sono stati momenti di confronto armato aperto, quando resistere all'aggressione era una questione di vita o di morte per la nostra gente. Cosм и stato, ad esempio, nel 1612, nel 1812 e nel 1941, quando siamo stati chiamati a difendere il nostro diritto alla vita, alla libertа e all’indipendenza.

Il confronto con la Russia spesso ha portato a conseguenze disastrose per la societа occidentale. Esso ha esacerbato le contraddizioni esistenti, ha portato a gravi perdite economiche e politiche, cosм come alla perdita di reputazione, e, soprattutto, ad un considerevole costo di vite umane.

Importante capire che ciт che noi chiamiamo il "mondo occidentale", in generale и ben lungi dall'essere una compagine omogenea. Ci sono i globalisti transnazionalisti, i tradizionalisti cristiani, i nazionalisti, gli euroscettici e la sinistra. Oggi и importante chiarire: quale Europa и in discussione? Ci sono molte "Europe" oggi. Una si riferisce ai valori religiosi, un’altra ai valori nazionali in senso stretto, la terza и quella globalista. Dobbiamo capire come relazionarsi a ciascuna di esse.

Pertanto entrambi questi due modelli (quello della “rincorsa” e quello del confronto) che descrivono il tipo di relazioni tra Russia, Stati Uniti e Paesi europei non corrispondono piщ alla situazione reale, spirituale e culturale, che c’ in tutto il mondo. Penso che sia molto importante per noi capirlo e definire le nostre future relazioni con l'Occidente sulla base di questo dato di fatto.

Il secondo punto importante che deve essere menzionato и la sensazione di una profonda crisi di identitа che colpisce la societа occidentale. Al centro di questa crisi c’ una contraddizione di ordine spirituale. Da un lato, ci sono tendenze globaliste che promuovono attivamente l'idea di un deliberato secolarismo e utilitarismo, mentre dall’altra parte tutti questi fattori entrano in contraddizione con le tradizioni nazionali e culturali su cui si basano la storia cristiana e le radici spirituali cristiane.

Come risultato, questo modello sociale moderno и meno in grado di riprodursi. Non si possono piщ seguire gli ideali che sono stati incisi sulle bandiere delle rivoluzioni borghesi del 16°-19° secolo. Le parole "fratellanza" e "uguaglianza" sono da tempo scomparse dal lessico politico liberale, nonostante il fatto che una volta vi occupavano un posto centrale. A loro volta, sono apparse una serie di definizioni che chiariscono la parola "democrazia", che testimonia il sorgere dei problemi con le istituzioni e con i princмpi democratici. La situazione dei diritti umani и perт la stessa. In alcune parti del mondo nessuno si accorge della loro violazione, mentre in altre le persone vi prestano molta attenzione e ne tengono sempre piщ conto.

Tuttavia, ci sono alcuni segnali che suggeriscono un possibile, graduale cambiamento di coordinate nella visione del mondo. In particolare questi processi sono giа abbastanza evidenti in un certo numero di Paesi europei in cui c'и una domanda sociale di ritorno ai valori morali, compresi quelli cristiani.

L'altro aspetto importante della cooperazione и lo scambio culturale. La cosa piщ importante qui da tenere in considerazione и la ragionevole separazione tra valori veri e valori falsi.

Dio ha creato l'uomo libero. Ogni singola persona, proprio come le intere nazioni e i gruppi, sono liberi di scegliere il proprio percorso, il proprio modo di esprimere la creativitа culturale, lo sviluppo, di parlare il proprio linguaggio religioso, e hanno il proprio piano di lavoro con Dio. La libertа concessa dal Creatore a noi esclude la presenza di un unico, esclusivo modo di sviluppo con cui alcune nazioni prosperano mentre altre restano indietro.

Pertanto sarebbe corretto parlare non della Russia e dell'Occidente nei loro conflittuali percorsi di sviluppo, nй della Russia “in rincorsa” per raggiungere il proprio sviluppo, ma sarebbe meglio riconoscere il percorso parallelo dello sviluppo delle nostre societа, in linea con il pensiero del grande scienziato russo Nikolai Danilevsky. In questo caso, parallelo non significa isolato. “Parallelo” insiste sull’identitа e il diritto all'esistenza di due percorsi di sviluppo differenti.

Sulla base di principi cristiani dell’ordine mondiale divino come la libertа e l'amore, dobbiamo affermare la pari dignitа di tutte le culture e civiltа, ad esclusione di qualsiasi tentativo di dettare e imporre norme politiche unilaterali e standard culturali, e lottare per la reciproca comprensione ed una cooperazione paritaria, mutua ed arricchente.

Il fondamento dei rapporti, sia tra individui che tra comunitа, dovrebbe essere basato sulla cooperazione e la collaborazione, ma non a scapito dei propri interessi e senza nuove linee di divisione ed etichette appiccicate come "mondo civilizzato", "mondo barbaro", "asse del bene" o "asse del male".

Siamo di fronte a sfide comuni, ma allo stesso tempo le percepiamo in maniera differente. Certo, siamo uniti dal fatto che l'umanitа и minacciata dal terrorismo internazionale e dalla prospettiva della diffusione delle armi di distruzione di massa. I rischi di epidemie globali, l'emergere di nuovi tipi di virus mortali cosм come calamitа naturali e disastri provocati dall'uomo sono anche tra le nostre preoccupazioni.

Allo stesso tempo, noi, rappresentanti del mondo russo, chiediamo di porgere attenzione non solo alle variazioni delle condizioni esterne della nostra esistenza ma anche ai cambiamenti interni che compromettono l'animo umano.

Siamo, naturalmente, addolorati per la possibilitа della scomparsa delle specie animali, per il destino dei nostri "fratelli piщ piccoli" e per la possibile estinzione della biodiversitа creata da Dio. Allo stesso tempo l'estinzione dei popoli, delle lingue e delle culture e la diversitа etnica e culturale del mondo non и meno allarmante.

Noi crediamo che il problema degli atteggiamenti disumani nei confronti dei bambini non ancora nati che comportano aborti di massa, la distruzione dell'istituzione della famiglia, l'erosione dei valori morali fondamentali  e l'attacco aggressivo alle culture religiose tradizionali non deve essere rimosso dall'ordine del giorno. Tutte queste conseguenze sono espresse dalle politiche che perseguono una scristianizzazione mirata e su larga scala.

Le basi morali dell'esistenza umana vengono indebolite sotto i nostri occhi, e ciт minaccia la disumanizzazione del mondo. Non и un caso che molti futurologi stiano avanzando il tema dell'essere “post-umano” - del transumanesimo, la dottrina di un avanzamento della natura umana e l'emergere di una nuova classe di esseri intelligenti - sta diventando sempre piщ popolare.

Infine non possiamo fare a meno di discutere il problema dello sviluppo socio-economico disarmonico, in gran parte indotta da relazioni economiche internazionali ingiuste.

Questa и la differenza tra i due approcci verso una vasta gamma di questioni globali. Tuttavia, il problema и che, purtroppo, questa differenza sta diventando sempre piщ sostenuta ogni anno. La ragione di tale distanziamento и il crescente divario di valori tra la Russia e i Paesi occidentali, che non era di questa intensitа nemmeno durante la Guerra Fredda.

A quel tempo l'Occidente era ancora unito e non metteva in discussione le fondamenta cristiane della sua identitа. In URSS, nonostante l'ateismo auto-dichiarato dello Stato sovietico, i valori cristiani e l'etica tradizionale dominavano in gran parte e sono stati formulati in una societа cristiana, com’ stato chiaramente rappresentato dal cinema sovietico e dalla nostra letteratura sovietica. Grazie a questa base comune di valori, il dialogo и stato  possibile ed и durato decenni, nonostante le differenze tra ideologie e modelli economici. Il fatto di tenere in vita tale dialogo ha contribuito alla risoluzione di molti problemi. Sono certo che, alla fine, e questo in ultima analisi, esso ha aiutato a prevenire una terza guerra mondiale.

Qui vorrei aggiungere qualche parola circa le attivitа esterne della Chiesa russa in quell’epoca. Sapete che la nostra Chiesa ha partecipato attivamente al cosiddetto "movimento ecumenico" e al dialogo tenuto con i cristiani occidentali. Ma perchй и stato possibile questo dialogo? Abbiamo visto nei cristiani occidentali, a causa della loro posizione etica, persone che la pensano come noi. Abbiamo visto che il mondo cristiano occidentale senza dubbio condivideva con noi gli stessi valori relativi alla persona umana, alla famiglia, al rapporto tra Dio, la natura e l'uomo, e questo ha rappresentato i prerequisiti per il dialogo. Oggi, questa piattaforma comune di valori и stata distrutta, perchй una parte significativa della cristianitа occidentale sta rivedendo posizioni morali ed evangeliche di base a favore dei "poteri forti di questo mondo". Di conseguenza si и interrotto il dialogo con l'eccezione delle nostre relazioni con la Chiesa cattolica, perchй la Chiesa cattolica - grazie a Dio, com’ sempre stato - rimane fedele ai valori del Vangelo nonostante le enormi pressioni che subisce dal mondo esterno. Oggi le nostre relazioni esterne, inter-ecclesiali e inter-cristiane, non includono praticamente alcun dialogo con l’Occidente protestante. Questo и dovuto al fatto che le nuove linee di demarcazione che sono apparse non riguardano solo l’interconfessionalitа, ma ha i chiari caratteri di una differenza di civiltа.

La scristianizzazione dell’Europa e dell’America ha messo in dubbio i valori comuni che trovavano invece dimora nel 20° secolo. Questo fatto porta a una totale incomprensione e sorditа reciproca durante le discussioni sulle questioni piщ pressanti, quando una parte chiede indignata: "Come si puт insultare pubblicamente i sentimenti religiosi di milioni di persone?", e l'altra parte pone un'altra domanda con non meno sdegno: "Come si puт violare il diritto di qualcuno alla libertа di espressione?".

Si deve ammettere che l'invasione di tabщ in ambiti particolarmente delicati, compresa la sfera dei sentimenti religiosi, complica la comprensione non solo tra le йlite europee e americane e la Russia, ma anche con le altre culture del mondo basate su un’etica religiosa tradizionale e, in primo luogo ad esempio, il mondo musulmano. La massiccia invasione informativa provoca in gran parte e stimola la crescita del radicalismo islamico, che giustifica le sue azioni aggressive puntando il dito verso le politiche di secolarizzazione spiritualmente senza principi e, dal loro punto di vista, le azioni ostili della societа occidentale.

Pertanto la sfida del terrorismo internazionale, che riguarda abbastanza da vicino le posizioni della Russia, degli Stati Uniti e delle regioni europee, dovrebbe essere discussa in connessione con il problema della distruzione degli standard morali ed etici tradizionali. La domanda sorge spontanea: "La sfida dell'Islam radicale и forse anche una risposta al secolarismo radicale?". E se le attivitа estremistiche globali degli islamisti radicali и dovuta non solo a ragioni ideologiche ma anche a molti altri fattori ben noti ai politici, agli scienziati e a tutti coloro che studiano il problema del terrorismo moderno, allora, almeno come una  miccia, come un argomento per il reclutamento di persone oneste, il riferimento alla civiltа occidentale atea e disumanizzata и senza dubbio utilizzato. Non c'и altro modo per incoraggiare un onesto musulmano che dirgli di lottare contro la "civiltа del diavolo". Pertanto и necessario prendere in considerazione entrambi questi fenomeni in reciproca connessione. Il terrorismo и un metodo assolutamente inaccettabile che causa enormi sofferenze a persone completamente innocenti, e il secolarismo radicale esclude qualsiasi altro punto di vista e suggerisce che il mondo intero dovrebbe essere costruito sul modello definito dalle йlite di alcuni Paesi.

Il crescente divario di valori tra le civiltа и allarmante. Se non se ne comprende il motivo, allora non si sarа in grado di offrire risposte accettabili alle sfide del tempo presente. Un ulteriore approfondimento delle contraddizioni rischia di diventare una voragine ideologica insormontabile.

Tuttavia, la possibilitа di continuare il dialogo e di "costruire ponti" non sembra cosм disperata oggi. Molti fatti suggeriscono che il rifiuto fondamentale dei valori tradizionali spirituali e morali, su cui le йlite occidentali insistono, non trova ampio sostegno tra la popolazione. Sappiamo che, oltre alla posizione ufficiale presentataci dai media, c'и un’altra America e un’altra Europa.

All'interno delle societа americane ed europee c'и un forte desiderio di preservare le proprie radici cristiane e le  tradizioni culturali. Questa ricerca si riflette nella ricerca religiosa, nella creazione artistica e nella vita di tutti i giorni.

Cosм, nuove speranze nascono insieme a nuove minacce. L'incontro a L’Avana con Papa Francesco ha mostrato il grande interesse per il dialogo con la Chiesa ortodossa russa da parte del mondo cattolico su tutta una serie di questioni che stiamo discutendo oggi.

Nel frattempo, a mio parere, il conflitto piщ grave del nostro tempo non и quello sostenuto dal filosofo americano Samuel Huntington nel suo "Scontro di civiltа", e non и la lotta delle culture religiose e nazionali con le altre culture differenti da sй, come chi и al potere spesso vuol far credere, e nemmeno il confronto tra Est e Ovest o tra Nord e Sud, ma si tratta dello scontro tra il progetto globalista transnazionale, radicale e secolarista e tutte le culture tradizionali e tutte le civiltа indigene. Questa lotta si svolge non solo ai confini di Paesi e regioni limitrofe, ma anche all'interno dei singoli Paesi e popoli, tra cui la nostra Russia. Qui assistiamo ad una collisione tra due mondi, due differenti punti di vista sui diritti e sul futuro della civiltа umana.

La vera alternativa a questo processo non и una "guerra di tutti contro tutti" e non и il precipitare il mondo nel caos o nella guerra civile in ogni singolo Paese, ma un nuovo dialogo tra i popoli basato sun una nuova piattaforma culturale. Questo dialogo mira a ripristinare l'unitа dei valori sulla base dei quali ogni civiltа, compresa la nostra civiltа russa, puт esistere e preservare la propria identitа.

Solo attraverso questo dialogo possiamo trovare le risposte alle domande su come sconfiggere il terrorismo, su come proteggere la famiglia tradizionale e il diritto dei bambini non ancora nati alla vita, su come garantire l'equilibrio delle migrazioni, su come combattere la fame e la malattia, su come rispettare i valori degli altri, pur comprendendo che la libertа dovrebbe avere dei limiti morali.

Credo che il Consiglio mondiale del popolo russo possa dare un contributo significativo allo sviluppo di questo nuovo dialogo tra i popoli. Sono convinto che sia possibile superare con successo le sfide tra le civiltа esistenti solo sulla base dei valori spirituali e morali eterni.

Vi ringrazio di cuore per la vostra attenzione e vi auguro l'aiuto di Dio nel lavoro del Consiglio e nell’agire per il bene della vera pace e della vera giustizia sul nostro pianeta. Grazie per l'attenzione.