Significato geopolitico dell’incontro tra Trump e Putin

09.07.2017

Il vertice del G20 si è aperto ad Amburgo. All’ordine del giorno ci sono questioni riguardanti la cooperazione globale, la lotta alla povertà, gli aiuti all’Africa, e così via. Tuttavia, l’evento principale del vertice è stato l’incontro tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, Vladimir Putin e Donald Trump.

Conversazione difficile

L’incontro tra Putin e Trump ci si aspetta porterà prima di tutto alla creazione di relazioni personali. Riguardo all’ordine del giorno della riunione, si suppone abbia coperto le tre grandi crisi mondiali nella cui soluzione sono coinvolte la Russia e gli Stati Uniti: i conflitti in Siria e Ucraina e la situazione della Corea del Nord. Le posizioni della Russia e degli Stati Uniti su tutti e tre i temi sono molto differenti. Gli Stati Uniti sostengono la giunta di Kiev in Ucraina e non riconosce l’annessione della Crimea alla Russia, colpiscono gli alleati della Russia — le formazioni sciite e le truppe di Bashar Assad in Siria — e sostengono una maggior pressione sulla Corea del Nord.
La principale difficoltà incontrata da entrambi i leader è l’incapacità degli Stati Uniti di dimostrare persino una volontà di compromesso con il lato russo, poiché questo sarebbe immediatamente utilizzato dagli avversari di Trump negli Stati Uniti, che hanno alimentato l’isteria anti-russa da quando è stato eletto.

Le cornici del possibile

L’esito dell’incontro tra i leader della Russia e degli Stati Uniti dimostrerà in ogni caso la rilevanza degli schemi geopolitici classici. Gli interessi della Russia come potenza tellurocratica e degli Stati Uniti come stato talassocratico sono fondamentalmente opposti. Tuttavia, entrambi i leader, aderendo all’approccio realistico nei rapporti internazionali, sono pronti a combinare compromessi e pressioni nel raggiungimento dei loro obiettivi. Entrambi sono realisti, per cui la guerra è uno stato naturale delle cose, comprendono la realtà dell’escalation della tensione tra i due paesi fino al conflitto militare e cercano di evitarlo. Quanto avranno successo dipenderà da Trump, se sarà in grado di superare la resistenza dei neocon e dei liberal interventisti all'interno dell'establishment americano. Tuttavia, nelle condizioni attuali la gamma delle possibilità non è grande: dall’analogo della “distensione” dei tempi della guerra fredda (cooperazione tattica su una serie di questioni e confronto strategico), al congelamento dello status quo con sanzioni e mancanza di cooperazione e trasferimento del conflitto a zone periferiche facendo massimo ricorso alla guerra per procura, soglia per evitare uno scontro militare aperto.