ONU: la tregua siriana è viva per miracolo

I rappresentante speciali delle Nazioni Unite per la Siria, Staffan de Mistura, hanno detto che la tregua in Siria della durata di 2 mesi "a malapena viva". Egli ha esortato i leader di Russia e degli Stati Uniti per facilitare la ripresa del processo di pace. Nel frattempo la guerra gradualmente ripresa con il vigore rinnovato.

Il fallimento dei colloqui a Ginevra

Mercoledì scorso si è completata un'altra fase di colloqui siriani a Ginevra. I risultati concreti non sono stati raggiunti. La ragione è la posizione distruttiva della opposizione filo-saudita. Una settimana prima i rappresentanti si sono formati nel Comitato Suprema al Riyadh e hanno emerse dal processo di negoziazione. L’occasione: l'azione dell'esercito siriano contro i militanti inconciliabili, lenta consegna degli aiuti precedentemente arei che controllano i militanti e il rifiuto di negoziare con i due gruppi di opposizione filo-russo "Mosca-Cairo" e "Hmeymim". Il 18 aprile i rappresentanti dei più grandi strutture terroristiche militanti "Ahrar al-Sham" e "Jaish al-Islam" (non è ancora riconosciuti come terroristici), hanno detto che escono dell'armistizio.

La turbativa di tregua

In realtà questo significa il fallimento della tregua in Siria. Dopo gli obiettivi per i quali gli Stati Uniti sono stati premuti, è stato raggiunto: il ritiro delle truppe russe, la fermata offensiva dell'esercito siriano nella zona di Aleppo, il respiro per il recupero dei militanti. L'intera storia della tregua dimostra che con i militanti controllati dai americani si può negoziare solo la resa.

Gli Stati Uniti hanno difeso islamisti

Il 27 aprile la Russia fatto appello al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con la richiesta di riconoscere finanziati da Arabia Saudita e la Turchia i gruppi "Ahrar al-Sham" e "Jaish al-Islam" come terroristici. Tuttavia gli Stati Uniti hanno bloccato l'imposizione di una tale decisione, anche se entrambe le strutture create da immigrati da "Al Qaeda" e rispettare dall'ideologia dell'Islam radicale.

La situazione è diventata più complicata

Durante la tregua la situazione strategica in Siria è deteriorata in modo significativo. I militanti hanno riposato e si sono rafforzati. In Rodzhave ci sono stati scontri tra i miliziani curdi e l'esercito siriano. La Turchia e Arabia Saudita hanno annunciato federalizzazione unilaterale cercando di escludere i curdi dal processo di negoziazione, minando così la loro unione con ufficiale Damasco. Gli Stati Uniti hanno imposto 250 forze speciali e consiglieri militari nel nord della Siria cercando di sottomettere completamente il fattore curdo.