Il Qatar promuove provocazioni anti-russe

30.09.2016

L'Unione Internazionale degli Studenti Musulmani ha organizzato per oggi, 30 settembre, una "giornata della collera" contro le truppe russe in Siria

L'organizzazione

L'Unione Internazionale degli Studenti Musulmani ha sede in Qatar e raccoglie attivisti propvenienti da 90 paesi. Come altre organizzazioni ambigue, è stata fondata a Londra ed è finanziata e controllata dalle monarchie del Golfo, in particolare Qatar ed Arabia Saudita. Ovviamente le sue iniziative sono dirette contro gli Sciiti e, in particolare, contro l'Iran.

L'UISM prova il collegamento tra i servizi segreti inglesi ed israeliani, l'MI6 e il Mossad.

Negli Emirati Arabi Uniti, dal 2014, l'UISM è stato dichiarato organizzazione terroristica, probabilmente per i suoi legami con l'ISIS in Libia.

L'appello

Lo sceicco Yusuf al-Qaradawi, leader dell'organizzazione, famoso per le sue dichiarazioni estremamente contraddittorie, ha invitato i musulmani a dare vita il 30 settembre, anniversario della presenza militare russa in Siria, a manifestazioni di protesta, senza tuttavia specificare in quali forme. Va ricordato che, in passato, al-Qaradawi aveva emesso una famosa fatwa contro Gheddafi, pur dichiarandosi contrario a qualsiasi forma di violenza. Lo stessa ambiguità si è avuta anche in questa circostanza. In precedenza egli aveva affermato che "russi e arabi sono vicini più di qualunque altro popolo", poi, in un articolo intitolato "Il regime siriano, la Russia e i suoi mercenari bruciano Aleppo" ha sostenuto cose totalmente diverse. In ogni caso, i rappresentanti della sezione russa dell'UISM hanno preso le distanze da tali posizioni estremiste, sostenendo che il loro leader voleva esprimere una tesi diversa.

Tuttavia, oltre ad invitare i suoi seguaci a tenere manifestazioni pubbliche di protesta, Yusuf al-Qaradawi ha sollecitato tutti i mufti (l'organizzazione conta circa 100.000 affiliati in tutto il mondo) a tenere un sermone del Venerdì caratterizzato da una forte retorica anti-russa.

Secondo alcuni esperti, l'organizzazione non è altro che una piattaforma creata per coordinare azioni congiunte tra wahabiti e Fratelli Musulmani.  In questo caso questi sermoni costituirebbero una minaccia reale. Ciò è reso ancora più plausibile alla luce del fatto che i veri padroni d'oltremare dell'ISIS, tramite un rappresentante del Dipartimento di Stato USA, hanno affermato senza mezzi termini che se la Russia non avesse cessato di sostenere il governo legittimo siriano, avrebbe corso il rischio di subire attacchi terroristici sul proprio territorio e di trovarsi di fronte ad "attacchi suicidi".

La reazione russa

Probabilmente il Ministro degli Esteri Lavrov pensava proprio a questa minaccia, allorchè ha diramato un avviso ai cittadini russi all'estero, affermando che l'appello lanciato da questo leader "spirituale" poteva essere raccolto da gruppi estremisti: "Gli estremisti potrebbero utilizzare simili manifestazioni per organizzare attacchi diretti contro la Russia e provocazioni contro i suoi cittadini".