Gli operatori di pace beati: in Pietroburgo discuteranno del Karabakh

20.06.2016

La prossima fase dei negoziati sulla risoluzione del conflitto nel Karabakh è prevista per il 20 giugno. A San Pietroburgo Vladimir Putin discuterà con il presidente armeno Serzh Sargsyan e il presidente azero Ilham Aliyev delle possibili soluzioni alla crisi prolungata.

Il conflitto

Il conflitto nel Nagorno-Karabakh è etnico e ha le profonde radici storiche e culturali. La situazione ha preso un nuovo slancio dopo il crollo dell'Unione Sovietica. I lati armene e azere vogliano il territorio, che tante volte è stato teatro degli scontri sanguinosi.

La decisione

Gli esperti sottolineano che le decisioni in questa situazione potrebbe essere un consenso e le concessioni reciproche. La parte armena dovrebbe trasferire in Azerbaigian cinque regioni di confine, la Russia introduce le truppe per mantenere la sicurezza, e Baku, a sua volta, entrerà nel progetto dell’integrazione eurasiatica, allora il conflitto sarà considerato chiuso.

Gli operatori di pace o guerrafondai

La Russia più di altri è interessata alla soluzione pacifica del conflitto, perché esso si verifica nella zona dei suoi interessi geopolitici. L'unico lato che è interessato a un'escalation sono gli  Stati Uniti, che cercano di destabilizzare l'Eurasia. A tal fine, Washington sta usando la Turchia, che è un membro della NATO, e una vasta rete di influenza politica e militare nella regione.