Casa Bianca: bagni ed esercito transgender

14.04.2015

L'ideologia gender è ben rappresentata nei gruppi di potere politico ed economico che governano il mondo.

Per esempio alla Casa Bianca, dove il Presidente Obama ha dichiarato ufficialmente che le terapie riparative dei disturbi dell'identità sessuale devono essere bandite.

L'intrinseca fallacia (e perversione) del gender, è infatti contraddittoria. Da un lato pretende che tutti possano cambiare orientamento sessuale anche cento volte, ma ciò non è concesso agli omosessuali che si trovino a disagio nella loro condizione. Costoro non avrebbero alcun diritto di fare un percorso di guarigione teso a ritrovare se stessi, accettando, ma anche superando le loro pulsioni.

Mattia Ferraresi su Il Foglio di qualche giorno fa ci informa che Barack Obama ha espressamente manifestato "il suo sostegno alle iniziative legali locali per screditare definitivamente un metodo che ritiene antiscientifico e discriminatorio. La superconsigliera Valerie Jarrett ha spiegato sul sito della Casa Bianca che il presidente ha preso la decisione dopo aver saputo della vicenda tragica di Leelah Alcorn, diciassettenne transessuale che si è suicidato di recente. Alcorn era nato maschio ma si sentiva femmina, e la nota che ha lasciato prima di gettarsi sotto un camion era piena di risentimento verso i terapisti che hanno cercato di raddrizzare la sua condizione".

"La decisione di Obama è il segmento di un più lungo arco ideologico che abbraccia il sostegno al matrimonio omosessuale, la protezione dei dipendenti federali gay e la loro ammissione nell’esercito [qui potete vedere delle foto del Daily Mail, che ritraggono alcuni dei partecipanti a un raduno internazionale di militari transgender, che servono negli eserciti NATO. Negli USA pare che siano circa 15.500, i transgender nell'esercito] oltre che l’indistinzione sessuale come principio sacro, peraltro ben simboleggiato nella decisione di installare alla Casa Bianca un bagno neutrale, senza genere, per chi non si sente a proprio agio a usare tanto la toilette dei maschi quanto quella delle femmine.

Il diritto all’autodeterminazione della propria identità sessuale è quello che la Casa Bianca si cura di difendere, e attacca chi tenta di manipolare le menti di giovani confusi con argomenti tradizionali, di solito motivati religiosamente.

Obama non prende però in considerazione il caso opposto, quello dei medici, degli attivisti, degli operatori sanitari che spingono i ragazzi confusi a cambiare sesso o a provare altre inclinazioni", come nel caso del dottor Money che ha rovinato la vita di Bruce/Brenda/David Reimer. "Come quello del diciassettene suicida, anche questo non è un caso isolato, ma il frutto di teorie che postulano la correzione chirurgica come liberazione dalle costrizioni della biologia, forme di riappropriazione di sé da promuovere e offrire. Mentre Obama si oppone alle terapie (che non sono chirurgiche né farmaceutiche) di conversione all’eterosessualità, la sua riforma sanitaria offre copertura obbligatoria alle spese per il cambio di sesso, ché la legge non tollera il diniego di servizi sanitari per una “pre-existing condition”. Le cure fondamentali devono essere accessibili a tutti, dice la legge. Cosa sia una cura fondamentale e cosa un sopruso antiscientifico lo decide la Casa Bianca".

Non solo. Ma Obama - e tutti gli altri fautori della fluidità del genere - non hanno a cuore gli interessi delle persone. Tutti coloro che premono affinché venga eliminata la "disforia di genere" dai disturbi mentali, non fanno l'interesse delle persone che soffrono certamente un grave disagio. Illustri psichiatri sostengono che assecondare tout court le tendenze di un transgender con le cure e l'operazione di riassegnazione del sesso, non risolvono i problemi e il disagio del paziente. Anzi. E' come assecondare l'anoressico che si vede grasso e consigliargli di mettersi a dieta. Si moltiplicano le esperienze devastanti dei transgender illusi di risolvere i loro problemi con una plastica, che poi sono stati peggio di prima.