Armi Biologiche

Guerra ibrida biologica

Guerra ibrida biologica
29.11.2022

Il tema dello sviluppo di armi biologiche da parte degli Stati Uniti, con il pretesto della ricerca, è già ampiamente trattato dalla stampa internazionale. Di solito si ricordano i precedenti storici dell’uso di agenti biologici e chimici da parte degli Stati Uniti contro altri Paesi. I piani contro la Repubblica di Cuba, ad esempio. Da documenti declassificati, si sa che il vice assistente segretario alla Difesa per le operazioni speciali, il generale Edward Lansdale, presentò nel febbraio 1962 un piano con il nome in codice Task 33, che prendeva in considerazione l’uso di armi chimiche e biologiche contro Cuba.

Pentagon Bio-Labs fa parte della strategia di anaconda contro la Russia

Pentagon Bio-Labs fa parte della strategia di anaconda contro la Russia
22.09.2022

Il tenente generale Igor Kirillov, capo delle forze di difesa contro le radiazioni, la chimica e la biologia delle forze armate russe, ha dichiarato che “solo 43 delegazioni sono intervenute all’evento, di cui più della metà (22 Stati) hanno sostenuto la posizione russa o hanno assunto una posizione neutrale; 21 Stati, tra cui l’Ucraina, gli Stati Uniti e la maggior parte dei loro alleati della NATO, hanno parlato contro, ma anche tra loro non c’è stata unanimità”. Pertanto, i discorsi russi hanno costretto molti Stati a riflettere sui rischi di impegnarsi con il Pentagono nella sfera militare-biologica e a rivedere la necessità e l’opportunità di tale cooperazione.

Quando cadono le maschere: russofobia, plagio, genocidio degli slavi

04.05.2022

Negli ultimi tre decenni, vivendo in Europa, ho servito il Logos russo. Lo studio dei classici russi e del dizionario di Dahl, del pensiero filosofico e religioso russo – tutto questo in parallelo con lo studio dell’eredità greca antica da Omero a Nonno di Panopoli, nonché l’immersione nella filosofia tedesca e francese – mi hanno permesso di scolpire uno stile russo unico, allo stesso tempo mi ha trasformato in un grande ricercatore umanista della modernità. Oltre venti libri e tremila articoli pubblicati in una dozzina di lingue; tesi di dottorato su Nabokov e Nietzsche; insegnamento in due università – la Sorbona e l’Università di Nizza – e successivi seminari gratuiti in cinque lingue; attività politica in Francia e Svizzera con previsioni del futuro insolitamente accurate, già più volte giustificate, mi ha reso il bersaglio di attenzioni benevole e inevitabilmente demoniache.