Angeli e demoni
22.07.2019
Ho fatto tesoro delle informazioni e delle notizie che circolano in questi giorni in Italia per scrivere questo articolo, che vuole raccontare lo scandalo dei bambini rubati alle loro famiglie e scoppiato di recente nella cittadina italiana di Bibbiano, per spiegarlo anche e soprattutto ai lettori stranieri. Ho tenuto presente anche quanto scritto nel libro “Coaching & conflicts” del filosofo e scienziato politico russo Leonid Savin, libro di cui uscirà fra non molto un’edizione italiana.
Nel capitolo dedicato al Caucaso, ad esempio, Savin ci permette di dedurre come e perché la teoria gender, invece di finire ignorata per la palese stupidaggine che è, si sia al contrario così tanto diffusa in Occidente da assumere perfino dignità accademica. Il tentativo fallimentare di distruggere la Russia post Unione Sovietica è stato realizzato, secondo Savin, anche attraverso un attacco alla struttura familiare tradizionale caucasica che è ancora oggi basata sul rispetto profondo per i genitori, i rapporti familiari e l’autorevolezza degli anziani. Tutte cose che nell’odierno Occidente individualista e decadente sono scomparse da anni o comunque ridotte ai minimi termini. In Paesi come la Cecenia, per esempio, un buon numero di ONG straniere si è fatto carico di diffondere la teoria sociale del gender, spacciandola per felice modernismo, mentre i soliti sauditi hanno avuto l’incarico di diffondere l’integralismo islamico. Tuttavia, è proprio nel Caucaso che gli americani hanno voluto strafare, diffondendo contemporaneamente due veleni che erano palesemente in contrasto fra loro. E tuttavia ancora, mia personale deduzione, per sperare di vendere alle popolazioni caucasiche certe idee degenerate su uomini e donne, si doveva prima riproporle, portate agli estremi più assurdi, nella società occidentale che da tempo è secolarizzata, monetizzata e senza Dio. Infatti, come si può vendere ad altri qualcosa se noi per primi non la comperiamo?
Le popolazioni occidentali stanno perciò ora subendo non solo le conseguenze inevitabili e nefaste di un innaturale e lunghissimo periodo di pace ed abbondanza, che ha fiaccato cuori e menti, ma anche quelle del ritorno di un boomerang sociale che, fallito il bersaglio contro cui era stato scagliato, è tornato indietro dopo che gli effetti negativi della sua funzione erano già stati preparati con largo anticipo anche nelle nostre società, proprio da coloro che intendevano lanciarlo. I responsabili di tutto ciò non costituiscono un gruppo molto numeroso o particolarmente segreto (sono anzi sotto gli occhi di tutti) ma numeroso e palese è invece il gregge di pecore che si è lasciato e si lascia condizionare da loro. Pecore che hanno paura di esprimere un’opinione diversa da quella spacciata come verità cristallina dai mass media e che perciò la accettano acriticamente. Pecore che confidano nella falsa sicurezza del conformismo in quello stesso gregge che si dimostrerà, al bisogno, sistematicamente incapace di proteggerle. Pecore mentalmente e spiritualmente incapaci di darsi gli strumenti per analizzare la realtà che viene preparata per loro e di capirne la vera natura. Addirittura pecore-struzzo, un nuovo tipo di animale sociale psicologicamente modificato, che da pecora riesce a mettere la testa sotto la sabbia come fa lo struzzo, così da ignorare la realtà quando contraddice la narrativa preferita, incurante delle conseguenze per la sua stessa persona. In altre parole: prede.
I fatti di Bibbiano si inseriscono in questo contesto. Voglio ricordare quello che è emerso dalle indagini della polizia chiamata “Angeli e demoni” e che ha portato ad un numero impressionante di arresti: secondo la polizia, a Bibbiano e nei comuni limitrofi era attivo da anni un sistema, illegale ma avvolto dei riti della legalità, che sottraeva alle famiglie i propri figli. Polizia e magistrati hanno ritenuto, in moltissimi casi, false le motivazioni così come risultano nei verbali ufficiali. Cioè: assolutamente non corrispondenti al vero e formulate all’unico scopo di assegnare i bambini sottratti ad “amici” o a strutture private che lucravano sulle enormi quantità di denaro pagate dallo Stato per la custodia dei bambini in affido. È naturale che alcuni degli affidi risultassero correttamente motivati, perché purtroppo esistono gli abusi domestici, ma i pochi casi reali erano quindi solo un comodo paravento per nascondere un’attività diversa ed illegale.
Le indagini sono scattate dietro la segnalazione di un assessore del Movimento 5 Stelle che si era insospettito riguardo l’enorme numero di bambini sottratti a Bibbiano e negli altri comuni della zona: la polizia ha scoperto che in alcuni casi i destinatari degli affidi sono stati un gestore di sexy shop, dei maniaci già noti per aver abusato sessualmente di minori e coppie omosessuali.
Dalle indagini è emerso che alcuni degli assistenti sociali, che ora tacciono durante gli interrogatori, avevano in precedenza firmato verbali falsi in cui si accusavano le famiglie di cose in realtà mai accadute. Il contratto di lavoro di tali assistenti sociali era a tempo determinato: risultavano cioè ricattabili e ricattati con la perdita del posto di lavoro. È noto che in Italia “ho avuto paura” e “perdo il lavoro” vengono spesso considerate ottime scuse. Queste sono in realtà le scuse dei deboli, ma deboli sono proprio i tempi in cui viviamo.
La polizia è riuscita a ricostruire le “terapie” (mi disgusta usare questo termine ma non ne ho altri) che sono state somministrate ad alcuni bambini rubati. Gli inquisiti realizzavano a volte brevi psicodrammi in cui il papà del bambino o della bambina veniva rappresentato come morto, al fine di indebolire il rapporto con il genitore. Poco importava che il bambino o la bambina piangessero perché sentivano la mancanza del papà che non aveva assolutamente mai abusato di loro, che dicessero in lacrime che gli mancava il papà e i suoi abbracci. Sempre secondo la polizia, le piccole vittime ricevevano anche delle scariche elettriche per renderle confuse prima degli incontri con i giudici responsabili degli affidi. La grande e progressista stampa italiana, costretta a seguire questi fatti dall’enormità della vicenda, ha scritto subito di elettroshock. Tuttavia l’elettroshock richiede apparecchiature e conoscenze particolari, viene eseguito in ospedale, con una equipe medica che abbia anche un esperto di rianimazione. La grande e progressista stampa italiana ha quindi corretto il tiro, parlando in seguito di leggere scosse elettriche. Leggere scosse elettriche? Leggere scosse elettriche?
Voi che leggete questo articolo, immaginatevi di essere in ospedale, legati, con la bocca tappata per non mordervi la lingua e gli elettrodi applicati alla testa, mentre i medici vi fanno un elettroshock. Immaginatevi poi bambini, mentre la gente che vi ha portato via alle vostre famiglie, le famiglie che vi amavano e ancora vi amano, quella gente vi mette delle strane cose in testa, vi tiene fermi e da corrente. Come vi sentireste? Da bambini piccoli, in quella situazione, non vi assalirebbe forse una paura folle, che comunque proverebbero anche gli adulti? Non vi fareste anche la pipì addosso?
È lecito chiedere che apparecchi sono stati usati. Forse le macchinette sportive per i muscoli? O forse alcuni più improvvisati? Se la polizia ha ragione (uso il condizionale) qui non siamo di fronte a persone che volevano aiutare il loro prossimo, ma ad orchi che camminavano fra persone comuni. E che le pesavano come prede.
Mi sbaglierò, ma qualcosa mi dice che negli elenchi dei bambini sottratti alle famiglie di Bibbiano non troverete mai figli di criminali, di mafiosi o di zingari e nemmeno di esponenti di quella sinistra italiana, svergognata, laida, senza né valori né Patria, che ci ha portato alla situazione attuale. I mafiosi ti uccidono se gli tocchi i figli e gli zingari vanno a riprenderseli e poi magari vengono a cercarti in casa. D’altra parte, mai creare problemi ai propri alleati o protettori politici. Orchi, forse, ma certamente non stupidi.
Tra le persone arrestate c’è anche il sindaco di Bibbiano, un politico che appartiene al Partito Democratico Italiano (ex Partito Comunista Italiano) e la responsabile dei servizi sociali, una lesbica dichiarata che almeno in un caso ha dato in affido ad una sua ex amante un bambino sottratto ad una famiglia. Entrambi sono ancora agli arresti domiciliari.
Una delle organizzazioni coinvolte in questa storia si chiama “Hansel e Gretel”. Un simile nome ispira facilmente un sentimento di dolcezza e dedizione ad una causa superiore. Nella fiaba omonima, la vecchia strega era accattivante e celava le sue vere intenzioni dietro caramelle e dolciumi ma i piccoli Hansel e Gretel si sono dimostrati abbastanza scaltri da sopravvivere al pericolo, eliminandolo per sempre. L’umile autore si chiede allora se la scelta del nome sia stata dovuta o meno ad uno di quei giri contorti che compie la mente criminale, quando non riesce mai del tutto (perché inconsciamente non vuole) a celare le proprie vere intenzioni, la propria vera natura. Il direttore scientifico di “Hansel e Gretel”, uno psicologo di gran fama, è stato scarcerato dopo 22 giorni di arresti domiciliari, perché ha convinto il giudice della sua buona fede. Accettiamo pure questa buona fede (il giudice ha deliberato al riguardo) ma chiediamoci, allora, a cosa serva un simile professionista se, dopo anni ed anni, non si è mai accorto di quello che gli stava succedendo attorno. Se lui è innocente, allora dovrebbe esserlo anche l’organizzazione di cui era direttore scientifico. La polizia si sta forse sbagliando su tutto?
Sui social network molte persone hanno accusato il Partito Democratico Italiano (gli ex comunisti) di difendere l’indifendibile e di non prendere le distanze da alcuni degli arrestati che sono risultati iscritti al partito o simpatizzano per esso. In altre parole: il PD è stato accusato di avere degli interessi ben precisi in questo scandalo e di voler insabbiare tutto per preservarli. Il Partito Democratico ha reagito negando ogni accusa e minacciando querele. Ci sarebbe molto da scrivere sulla psicologia del PD e della sua dirigenza ma non è questa la sede. È innegabile tuttavia che il PD (che parteggiava apertamente per Hillary Clinton alla presidenza americana) abbia abbracciato senza remore quello di cui parlavo all’inizio dell’articolo: le questioni di genere, le politiche identitarie, la narrativa “arcobaleno” delle associazioni LGBT (in Italia mi sembra che la sigla sia ancora ferma a 4 lettere) senza però trascurare il femminismo classico e naturalmente l’aborto. Poteva mancare l’aborto? No, non poteva certo mancare…
È altrettanto innegabile però che la questione di Bibbiano abbia lasciato basito il PD, in un momento in cui già cominciava a circolare la voce che ci fossero dei contatti tra lui e i 5 Stelle per formare un nuovo governo dopo che questi ultimi si fossero liberati di Matteo Salvini, scomodo alleato di governo, anti immigrati ed attuale uomo forte della Lega. Il Movimento 5 Stelle chiede ora una commissione parlamentare di inchiesta su Bibbiano. Sono due settimane che la chiede: quanto tempo ci vuole per organizzarla? È al governo: pensano di farla prima o dopo le ferie estive? Lo chiedo perché anch’io ho contribuito ad eleggere i suoi onorevoli e senatori.
Commissione parlamentare a parte, quello che appare evidente a chi vuole davvero vedere, è il rovesciamento dell’attuale narrativa omosessualista e femminista. Se la polizia ha ragione (uso sempre il condizionale) l’orco qui è proprio una donna, lesbica dichiarata, che non ci pensava due volte a prendere i figli delle famiglie e delle donne in difficoltà che si rivolgevano a lei per aiuto, magari per darli alle sue ex amanti lesbiche. Attorno a lei, un sistema folle, sporco e vile, che non metteva al centro i bambini bisognosi (come dichiarava invece di fare) ma altre cose: il denaro, il potere, il piacere sadico della sopraffazione e della dominazione. Se la polizia ha ragione, ovviamente.
Allora non sarebbe più vero che le donne “sanno”. Che sono solidali fra di loro. Che si aiutano a vicenda. Che si “comprendono”. Che fanno “fronte comune”. Certo, a volte lo fanno, ma rare volte: il resto è solo femminismo da strapazzo e narrativa gender. Una narrativa che viene da lontano, da oltre l’Atlantico e che negli Stati Uniti, suo luogo d’origine, ha avuto nel Partito Democratico dei Clinton e di Obama grande considerazione e diffusione.
Spero di sbagliarmi, ma mi sembra di sentire i vagiti neanche tanto tenui di un nuovo culto di Cibele, perfino più degenerato e crudele del primo. In tempi più civili, i greci risolsero il problema eliminando fisicamente i suoi adepti, che si erano alla fine palesati come assassini, distruttivi e nichilisti, incapaci di autocontrollo e di vita civile. Mi chiedo allora che cosa ci sia nel nostro futuro e come saremo in grado di affrontarlo.
Un esempio sulla stampa internazionale: