Germania: lo scandalo degli appalti per la fornitura di sottomarini a Israele travolge la Thyssen-Krupp
Entro due anni i cantieri navali di Kiel della Thyssen-Krupp dovrebbero realizzare per Israele un nuovo sottomarino d'attacco, il “Dakar”, che probabilmente però verrà varato in ritardo, a causa delle modifiche ai sistemi d'arma richieste dal committente: il quotidiano “Handelsblatt” ha appreso che tra quest'ultimo e il costruttore è in corso una disputa su chi debba accollarsi la spesa di queste modifiche. La notizia è stata ripresa in Italia dall'agenzia di stampa Nova.
Come se questo non bastasse, sugli appalti per i sottomarini israeliani si abbatte anche lo scandalo del coinvolgimento del consigliere dell'azienda tedesca, Miki Ganor, nel tentativo di corruzione del primo ministro israeliano Benjamin Netanjahu.
L’avvocato, nonché cugino di Netanjahu, David Schimron, sarebbe stato il ponte tra i due.
La vicenda riguarda l’acquisizione di tre nuovi sommergibili di produzione tedesca per il costo di circa 2 miliardi di euro, che dovrebbero andare a sostituire unità più vecchie della Marina israeliana nell'arco dei prossimi due decenni. Il costo del progetto sarebbe a carico del governo federale tedesco per circa un terzo, a causa dello sterminio subito dagli ebrei in Germania durante il Nazismo.
L'emittente televisiva “canale 10” ha reso pubblici alcuni messaggi di posta elettronica in cui Schimron informa che la commessa verrà attribuita alla Germania senza tenere alcuna gara d'appalto, come del resto è avvenuto anche per quattro nuove corvette ordinate da Israele sempre alla Germania.
La Thyssen-Krupp avrebbe dunque aggirato la concorrenza di Corea del Sud e Francia, private della possibilità di competere sulla base di un equo confronto tra progetti.
Il sospetto di irregolarità si allarga dunque dal contratto per i sottomarini all’acquisto delle corvette per un valore di mezzo miliardo di euro. Tutte le parti coinvolte negano categoricamente di essere coinvolte o di aver commesso alcuna irregolarità.
Fino al 2009, ha ricordato "Handelsblatt", Shaikeh Barkat era il rappresentante dei cantieri navali di Kiel in Israele, un veterano militare del Paese, molto rispettato. Poi il capo della Marina pretese la sua sostituzione in favore di Ganor.
Stando alle informazioni raccolte dal quotidiano tedesco, finora Ganor ha ricevuto da Thyssen-Krupp 11 milioni di euro per il suo ruolo di rappresentanza, per la maggior parte in relazione al contratto per le corvette. Dopo qualche esitazione, il procuratore generale di Israele ha ordinato un'investigazione. Le accuse sono chiare, ma ci vorrà del tempo per accertare le dinamiche ed eventuali irregolarità.
Il rischio, assai concreto, è che l'indagine culmini nell'annullamento dell'ordine a Thyssen-Krupp per i tre sottomarini, secondo quanto riportato da un informatore. Il “Dakar” diverrebbe in questo caso l'ultimo sottomarino tedesco realizzato per Israele. Un duro colpo per l’industria tedesca che recentemente ha perso un’importante commessa con l’Australia a vantaggio della francese Dcns.