Venezuela, via tre deputati opposizione: salta la supermaggioranza anti-Maduro

La scorsa settimana il Tribunale supremo di giustizia, su richiesta del governo, li aveva sospesi per presunti brogli elettorali, ora si sono dimessi. Ora si apre uno scenario di cui non sono ben chiari i contorni. Il 15 gennaio il capo dello Stato presenta al Parlamento il rapporto sui conti pubblici: il quadro non promette nulla di buono.

Non è trascorsa nemmeno una settimana dall’insediamento del nuovo parlamento in Venezuela, per la prima volta controllato dall’opposizione dopo 17 anni di chavismo, che il clima di scontro tra i due schieramenti è più infuocato che mai e non è chiaro se la Mesa de la Unidad Democratica (Mud) dispone della super-maggioranza dei due terzi che gli consentirebbe di bloccare iniziative dell’esecutivo, organizzare un referendum per revocare il presidente Nicolas Maduro o convocare un’Assemblea Costituente.

La scorsa settimana infatti il Tribunale supremo di giustizia (TsJ) ha sospeso cautelativamente l’elezione di tre deputati dell’opposizione – Haron Ygarza, Nirma Guarulla e Romel Guzamana – eletti nello stato di Amazonas, su richiesta del partito di governo, che aveva denunciato sui media l’esistenza di brogli. Ma il neo-presidente del Parlamento, Henry Ramos Allup, aveva comunque autorizzato il loro giuramento facendogli prendere possesso dei loro seggi.

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