Congresso Mondiale dell'Energia: Russia e Turchia ad un passo dall'accordo finale per il Turkish Stream

Lunedì, 10 Ottobre, 2016 - 16:30

Turchia e Russia sono vicine alla firma di un accordo finale per la realizzazione del progetto Turkish Stream, IL gasdotto che dovrebbe portare fino a 31 miliardi di metri cubi di gas naturale nel paese guidato da Recep Tayyip Erdogan. Il capo dello Stato russo, Vladimir Putin, ha confermato oggi, durante la sua partecipazione al Congresso mondiale dell’energia in corso ad Istanbul, l’intenzione di Mosca di portare avanti il progetto, rispolverato recentemente dai due paesi dopo la fine della crisi diplomatica iniziata con l’abbattimento di un jet russo da parte delle forze armate turche. La visita odierna del capo dello stato russo è la prima in Turchia dopo l'incidente dell'Su-24, abbattuto da un caccia turco al confine con la Siria il 24 novembre 2015.

Il progetto del Turkish Stream era stato annunciato in un primo momento nel dicembre del 2014 in occasione di una storica visita di Putin ad Ankara. Nell'estate scorsa, dopo la riconciliazione tra Ankara e Mosca, sancita da un incontro tra Putin ed Erdogan a San Pietroburgo, sono iniziati i preparativi per portarlo avanti. La Russia è coinvolta nel progetto Turkish Stream, che “va realizzato”, ha detto oggi Putin, nel suo intervento alla sessione speciale dedicata ai capi di Stato presenti al Congresso mondiale dell’energia. "Con Erdogan abbiamo parlato della necessità di realizzare il gasdotto Turkish Stream", ha detto Putin.

Erdogan, da parte sua, ha confermato che Ankara vuole continuare a sviluppare il Turkish Stream con la Russia. "Siamo stati pionieri nel gasdotto Blue Stream, con l'Azerbaigian abbiamo lanciato il progetto Tanap e stiamo pensando a sviluppare anche un (collegamento con) il gasdotto transadriatico", ha detto Erdogan, auspicando anche una collaborazione con il Turkmenistan. "Per quanto riguarda il progetto Turkish Stream – ha affermato il presidente turco – speriamo di potere continuare il lavoro".

Per il Turkish Stream, invece, è attesa la firma di un accordo finale tra i due paesi nel corso del Congresso di Istanbul. Il ministro dell’Energia russo, Aleksander Novak, in un'intervista all'agenzia di stampa turca "Anadolu" ha accennato alla possibilità di siglare un accordo nella megalopoli turca. Il progetto del Turkish Stream "è in una fase avanzata di preparazione a livello intergovernativo. Naturalmente stiamo facendo ogni sforzo per portare avanti le procedure necessarie sia in Russia sia in Turchia per firmare l’accordo in un futuro prossimo. Penso che ci sia una possibilità”, aveva detto Novak all’agenzia di stampa turca “Anadolu”. La russa Gazprom e la turca Botas avevano siglato un memorandum d’intesa nel 2014 per la costruzione del gasdotto Turkish Stream, la cui capacità doveva essere inizialmente di 63 miliardi di metri cubi di gas naturale l’anno e sarebbe dovuto transitare per il Mar Nero.

 

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