Nuovi contorni della concorrenza saudita-emiratina nel Sud-Est asiatico
La crescente cooperazione diplomatica ed economica dei due Stati del Golfo con la regione comincia ad assumere una dinamica competitiva.
La crescente cooperazione diplomatica ed economica dei due Stati del Golfo con la regione comincia ad assumere una dinamica competitiva.
L’Arabia Saudita si sta avvicinando all’Oriente e punta a una maggiore cooperazione all’interno di organizzazioni come l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (Shanghai Cooperation Organization, SCO) per ottenere un forte slancio per lo sviluppo futuro, hanno affermato gli esperti mentre il Paese ha approvato un memorandum sulla concessione al regno dello status di partner di dialogo della SCO.
Sotto l'egida cinese, il 10 marzo a Pechino, l'Iran e l'Arabia Saudita, concorrenti regionali di lunga data, hanno raggiunto un accordo per ripristinare le relazioni diplomatiche, dopo una pausa di sette anni.
I gruppi di lavoro del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG) degli Stati Uniti si sono riuniti a Riyadh dal 13 al 16 febbraio 2023. All’ordine del giorno interessi comuni, tra cui la difesa aerea e missilistica, la sicurezza marittima, l’Iran e la lotta al terrorismo. Secondo il Dipartimento di Stato americano, “questi incontri dimostrano l’impegno condiviso degli Stati Uniti e dei membri del CCG a rafforzare la sicurezza e la stabilità regionale attraverso la cooperazione su una serie di questioni”.
L’11 ottobre il Presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bin Zayed Al Nahyan è arrivato a San Pietroburgo per un colloquio con il Presidente russo Vladimir Putin. La visita è avvenuta subito dopo nuovi massicci attacchi alle infrastrutture dell’Ucraina nell’ambito di un’operazione militare speciale. Inoltre, il giorno prima, i ministri dei Paesi OPEC+ si sono riuniti a Vienna e hanno deciso di ridurre la produzione di petrolio, colpendo gli interessi degli Stati Uniti e dei Paesi occidentali. Negli Stati Uniti si discute addirittura di nuovo l’adozione del progetto di legge “No Oil Producing and Exporting Cartels Act” (NOPEC), che potrebbe dare al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti l’autorità di citare in giudizio i membri dell’OPEC per violazione delle leggi antitrust.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha espresso la preoccupazione per l'escalation del conflitto nello Yemen.
L'organizzazione umanitaria "Medici senza frontiere", ha riferito del bombardamento del suo ospedale nella provincia yemenita di Hajj da parte delle forze della coalizione guidata dall’Arabia Saudi