Terminata la visita del premier turco Yildirim a Mosca. Suggellata la collaborazione tra i due paesi
Commercio, investimenti bilaterali, energia, agricoltura e la crisi in Siria: sono stati questi i temi centrali della visita che il premier turco, Binali Yildirim, ha concluso oggi a Mosca, la prima dopo la riconciliazione tra i due paesi, avvenuta nell’estate scorsa.
Durante il suo soggiorno in Russia iniziato lunedì 5 dicembre, Yildirim ha incontrato l’omologo russo, Dimitrj Medvedev, la presidente del Consiglio della Federazione (la Camera bassa del parlamento russo), Valentina Matviyenko, nonché il capo dello Stato, Vladimir Putin. Quest’ultimo ha “consegnato” al capo del governo turco un messaggio per il presidente Recep Tayyip Erdogan, per rafforzare ulteriormente il riavvicinamento tra i due paesi che li vede impegnati, tra le altre cose, in un ambizioso progetto energetico per la costruzione del gasdotto Turkish Stream.
“Le chiedo gentilmente di portare al presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, i miei più sentiti saluti e ringraziamenti. Il governo di Mosca gli è molto grato per la sua decisione riguardo la firma della legge di ratifica dell’accordo sul Turkish Stream”, ha dichiarato Putin, durante il suo incontro con Yildirim. Il leader russo ha sottolineato che il gasdotto costituisce uno dei progetti più importanti nella storia della cooperazione bilaterale tra Russia e Turchia. “Ci aspetta molto lavoro da svolgere in sinergia. Spero vivamente che la visita ufficiale del primo ministro Yildirim costituisca una base solida per il nostro imminente incontro con Erdogan e per un futuro vertice sulla cooperazione bilaterale tra i nostri paesi”, ha concluso Putin. La stampa russa ha sottolineato oggi come la visita del premier a Mosca sia stata la prima dalla sua nomina, nel maggio 2016.
Anche con Medvedev, il premier turco ha discusso del Turkish Stream e di altre rilevanti questioni economiche, tra cui l’introduzione delle monete nazionali negli scambi bilaterali, la creazione di zone di libero scambio e lo sviluppo del turismo, nonché della lotta allo Stato islamico (Is) in Iraq e in Siria. Il presidente turco Erdogan ha ratificato ieri l'accordo con la Russia per la realizzazione del Turkish Stream e Medvedev, ieri, ha sottolineato che presto lo farà anche Mosca.
“La ratifica dell’accordo in Turchia ci dà fiducia sul fatto che il progetto sarà realizzato”, ha sottolineato il premier russo, aggiungendo che Mosca e Ankara discuteranno della costruzione di un’estensione del gasdotto verso l’Europa. “Sono certo che questo tipo di soluzioni andranno a beneficio dell’Europa e contribuiranno a diversificare le rotte di approvvigionamento del gas”, ha affermato Medvedev, secondo il quale il progetto del Turkish Stream “non è in competizione” con altri gasdotti. Yildirim, da parte sua, ha detto che la Turchia è pronta a confermare lo status di “investimento strategico” al progetto della centrale nucleare di Akkuyu, sulla costa meridionale turca. “Abbiamo deciso di assegnare lo status di investimento strategico ad Akkuyu e questo sarà fatto sicuramente”, ha sottolineato il premier turco.
Medvedev infine ha aggiunto che la prima unità della centrale dovrebbe entrare in funzione nel 2023, centenario della nascita della Repubblica turca, segnalando che ora i lavori stanno procedendo più rapidamente del passato. Attualmente la Russia, con la compagnia di stato Rosatom, ha in appalto la costruzione della prima centrale nucleare turca che sorgerà ad Akkuyu, nel sud del paese. Russia e Turchia hanno firmato inoltre il 10 ottobre scorso un documento intergovernativo che pone le basi per la realizzazione del gasdotto Turkish Stream. La legge relativa all'accordo è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale turca ieri e poco dopo l’amministratore delegato del colosso energetico russo Gazprom, Aleksej Miller ha annunciato che i lavori di costruzione del gasdotto inizieranno a partire della seconda metà del 2017.
Altro tema prioritario discusso dai due premier è stato il conflitto siriano. “La soluzione del conflitto in corso in Siria è una priorità sia per la Russia che per la Turchia”, ha detto il premier russo a margine della riunione, aggiungendo che il dialogo tra Mosca e Ankara è stato “pienamente ristabilito, e continuerà così in futuro”. Medvedev ha spiegato che tra i due paesi “c’è una buona comunicazione”, a tutti i livelli, sulla situazione umanitaria in Siria, la lotta contro il terrorismo in quel paese e su altri temi legati alla crisi siriana. Yildirim, da parte sua, ha detto che ora “il problema siriano è più vicino ad una soluzione. I passi avanti in questa direzione continueranno”.