LA RUSSIA DI PUTIN: IL NEMICO PERFETTO PER L'OCCIDENTE
Molti in Occidente vedono i sostenitori di Putin come vittime manipolate dall’onnipotente macchina della propaganda russa, persone ritenute incapaci di elaborare un punto di vista autonomo sulle cose, bisognose di un leader forte che le guidi e dica loro come e che cosa pensare. Sono definiti "ammiratori di Putin", "putiniani", "russocentrici" ecc.. Abbastanza sorprendentemente i media mainstream occidentali sembrano ancora credere che l'eventuale prossimo Presidente degli Stati Uniti sarà uno di questi sostenitori di Putin. La questione così posta suggerisce che la gente, in questo caso gli elettori statunitensi, non possa pensare liberamente.
Tuttavia io penso che sia vero esattamente il contrario. Direi che molti di coloro che si schierano con Putin sono semplicemente stufi delle bugie propinate dall’Occidente, stanche del “politically correct”, del “consenso forzato”, delle sfilate gay, del “governo delle minoranze”, di una cultura narcisistica che ha ammirazione solo per il denaro e per il successo e così via.
Agli appartenenti alla classe operaia, che nella sua sgragrande maggioranza non ha accesso ad una certa prosperità, viene trasmesso il messaggio che essi sono cattivi e stupidi nazionalisti che non accettano la diffusione di una forza-lavoro a buon mercato di importazione (immigrazione) che di fatto uccide il futuro dei loro figli. E poiché oggi il pensiero occidentale è infarcito di molti "o con noi o contro di noi", molte persone sono ben disposte ad abbandonare lo stile di vita occidentale e la sua cultura, perché vengono a mancare i fondamenti di questa civiltà.
L'Occidente è una combinazione tra la celebre soap opera “Beautiful” e il film “Zombie”. Si sta lentamente trasformando in un incubo totale. Ed è per questo che molti di coloro che non vogliono limitare la propria visione del mondo vedono in Putin un raggio di luce nel buio.
Non lo vedono come un leader infallibile ma come un essere umano in carne ed ossa, con una mentalità simile alla loro, e con una visione e una pratica differenti adatte per costruire un mondo migliore.
L'enorme differenza tra Putin e molti leader nazionali di altri Paesi, del passato e del presente, sta nel fatto che Putin pensa in maniera globale anche se mantiene sempre il punto di vista della Russia. Ed è per questo che rappresenta una vera minaccia per l'attuale ordine mondiale a direzione USA, poiché lui è chiaramente un leader in grado di andare controcorrente. Non c'è alcun dubbio su questo (verificare, ad esempio, il suo leggendario discorso a Monaco di Baviera del 2007).
E per sottolineare questa sue capacità, le opzioni politiche della Russia sono ora supportate da un forte sostegno militare, necessario per qualsiasi tipo di azione politica improntata a ragionevole indipendenza.
L’inaspettata popolarità di Putin in Occidente è dovuta in parte all’incapacità occidentale di comprendere la vera natura della Russia di Putin. L'Occidente non ha capito che Putin rappresenta un’alternativa politica valida per i cittadini frustrati. Ed è per questo che l'Occidente ha scoperchiato il “vaso di Pandora” quando ha iniziato i suoi “giochetti geopolitici” con la Russia.
L'Occidente aveva bisogno di una minaccia, come ha avuto sempre bisogno di minacce artificiose per legittimarsi. La cultura occidentale si è sviluppata sulla base delle guerre e delle catastrofi, e se non c'è una guerra all'orizzonte la deve allora provocare.
Questa volta l'Occidente voleva qualcosa di molto più grande di qualsiasi “guerra al terrore” o di qualche cambiamento climatico. Mentre la Cina è ancora lontana all’orizzonte (anche se le tensioni crescono di giorno in giorno, ma il forte legame economico tra Cina e Occidente rende le cose difficili per i guerrafondai), la Russia di Putin è una minaccia ideale, un nemico perfetto, qualcosa di veramente pericoloso, qualcosa che può distruggere gli Stati Uniti con il suo arsenale nucleare. E infatti Putin ha rispettato quella promessa con occasionali - anche se solo leggermente velati - avvertimenti di utilizzare il potente arsenale nucleare russo se necessario.
È forse la Russia di Putin il “nemico perfetto” per eccellenza? E lo sarebbe questa volta per davvero? Al posto del caos controllato e di guerre regionali, è già forse in atto il meccanismo di una guerra globale, e senza alcun preavviso? Qualcuno lo sa?
Il vero pericolo sta nel fatto che gli ingenti sforzi diplomatici di Kerry e di Lavrov non segnalano alcun cambiamento nella strategia degli Stati Uniti, ma solo un cambiamento di tattica. E infine, se non sarà rimasta altra scelta possibile, si agirà con una soluzione militare. Dato che le capacità militari della Russia si sono rivelate molto più forti del previsto, la soluzione militare da adottare dovrà essere dunque devastante.
Quale incubo per l'Occidente! Posso già ascoltare i sussurri nei corridoi del potere occidentale: "Non ci libereremo di Putin come abbiamo già fatto con Gheddafi? Lo sai questo? Sai che usiamo l’approccio “siamo arrivati, abbiamo dato un’occhiata sul da farsi, lui è morto”?" (“we came, we saw, he died", celebre frase pronunciata da Hillary Clinton alla notizia della morte di Muhammar Gheddafi in Libia, ndr - https://www.youtube.com/watch?v=Fgcd1ghag5Y ) No, è impossibile. Quello che non abbiamo capito all’inizio è che la Russia non è la Libia". "Che cosa dobbiamo fare adesso?", "Beh, dobbiamo espandere la NATO il più vicino possibile ai confini russi.
Alla fine la Russia non avrà altra scelta che quella di arrendersi. Non avranno il coraggio di difendersi"."Sei sicuro?", "Assolutamente si; sai, le nostre forze armate sono le più potenti al mondo e noi siamo una nazione indispensabile per l’equilibrio”. "Ma l’aspetto di quei caccia russi Su-34 è piuttosto appariscente nei cieli siriani! Voglio dire, dove sono quei vecchi ferri arrugginiti che sfrecciavano durante l’epoca sovietica? Sono ora davvero indispensabili? Non sono tanto sicuro di ciò. Voglio dire, tanti si stanno rivoltando contro di noi". "Non ti preoccupare troppo. Quelli che si rivoltano contro di noi sono solo fanatici con il cervello “lavato” dalla propaganda russa." "Ma..." "Stai zitto ora! Ci sarà solo da bombardare i russi se loro cominciano a non comportarsi a dovere. Questo è tutto."
Ma cosa succede se la Russia non vuole comportarsi come previsto? Questa è la domanda che ci si sarebbe dovuti porre qualche anno fa. La Russia di oggi non ha motivo di comportarsi così. L’ostilità occidentale è riuscita solo a rendere Putin e la Russia più forti. Ad esempio, avete notato com’è cambiata l'immagine di Putin di recente? Divertente, e per lo più è a causa delle elezioni negli Stati Uniti, dal momento che la Russia di Putin è usata come arma per attaccare Trump. Ma tutte queste affermazioni circa l’attacco hacker ai danni dei server dei Democratici, o l’affermazione che Putin potrebbe manipolare le elezioni americane a suo favore fanno apparire il leader russo come onnipotente, uno che può controllare tutto nel mondo - e se Trump verrà eletto (e io spero lo sia) ciò accadrà perché Putin ha voluto che fosse così. Vedete, non esiste più la volontà di Dio ma solo la volontà di Putin. La propaganda occidentale è riuscita a presentare Putin come un Dio! Che gran bel risultato! La propaganda occidentale ha fallito completamente, perché è molto lontana dalla realtà. Nessuno la prende più sul serio. Quindi non è colpa di Putin se l'Occidente sta per perdere questa battaglia. È a causa della sua incapacità di guardare alla realtà.