LA RISATA EURASIATICA

28.10.2017
Lotterò per le mie idee

La Brexit è quello che aveva in mente quando ha parlato l'isolamento della Gran Bretagna nel suo libro "Fondamenti di Geopolitica"?

Non esattamente. Ritengo che la Gran Bretagna sia una Talassocrazia nonché la matrice della modernità e del liberalismo. L'Europa continentale - celtica-germanica e greco-romana - è all'opposto una Tellurocrazia, una potenza di Terra. Qui condivido completamente l'analisi di Carl Schmitt. A proposito, ritengo che l'Irlanda sia parte dell'Europa appartenendo alla Tradizione e non alla modernità. Infatti la storia dell'Irlanda è il calvario della Tradizione che soffre del genocidio della modernità anglo-protestante.
Ma d'altra parte l'Unione Europea attuale non si basa sulla Tradizione. Piuttosto sul suo opposto. Essa si basa sull'ultra-liberalismo e sul globalismo, cioè la società liquida postmoderna (Z. Bauman), quindi l'attuale Ue è la peggior cosa esistente. L'abbandono dell'Unione Europea da parte della Gran Bretagna è positiva per due ragioni: 1. La Gran Bretagna si libera dall'euro-globalismo (e ciò è una cosa positiva per l'identità britannica, qualunque essa sia). 2. La Gran Bretagna libera l'Europa dalla sua pressione liberal-finanziaria e allo stesso tempo dallo strumento americano che essa rappresenta, dando così all'Europa la possibilità di tornare alla propria identità continentale (illiberale). Io non sopravvaluto questa opportunità e comprendo che essa sia relativamente piccola, ma è comunque una possibilità.

Ha l'impressione che gli obiettivi descritti nel suo libro siano stati raggiunti?

Il mio lavoro si divide in due parti: la descrizione e la progettazione di un futuro desiderabile basato su questa descrizione. Penso che la parte descrittiva sia un successo straordinario riconosciuto da tutti - amici (pochi) e nemici (molti). Oggi, a seguito della caduta dei due campi ideologici, abbiamo a che fare con un contesto nel quale si oppongono eurasiatismo ed atlantismo. Questa è la verità fondamentale dell'analisi del periodo post-ideologico. Sono stato il primo ad accogliere la geopolitica dal lato continentale (eurasiatismo) nella nuova era post-ideologica. Il campo atlantista esisteva già senza interruzioni dal tempo di Mackinder mentre la scuola tedesca del continentalismo di Haushofer è caduta in discredito, demonizzata e dimenticata. L'esistenza stessa di questa possibilità di fondare la geopolitica del continentalismo con l'Heartland russo [Heartland (letteralmente: il Cuore della Terra) è il nome che venne dato alla zona centrale del continente Eurasia, corrispondente all'incirca alla Russia e alle province limitrofe, da Sir Halford Mackinder, NdT] come centro nell'era post-sovietica è stata l'arma concettuale presa in considerazione dalle autorità russe e, ad esempio, dalle élite militari e politiche turche (la traduzione del libro Fondamenti di Geopolitica all'inizio del 2000 in Turchia ha predisposto la futura evoluzione della politica di Erdogan). Quindi questo libro ha avuto un impatto importante. Nessuno ne dubita; la domanda è solo come valutare questo impatto moralmente - buono o cattivo - ma questo dipende dalla posizione che si è scelta nella grande guerra dei continenti...

La seconda parte - il progetto - è stata realizzata a metà. Nel tempo in cui è stato scritto e pubblicato Fondamenti di Geopolitica, tutto ciò di cui ho parlato era in totale contraddizione con Eltsin e il suo corso. È stato un libro rivoluzionario che si è opposto radicalmente ad Eltsin e alla tendenza principale della politica estera russa negli anni '90. Con Putin la situazione è cambiata a 90 gradi - non a 180 come sarebbe stato auspicabile. Putin ha adempiuto all'agenda eurasiatista solo a metà. La seconda metà non è stata realizzata. Ritengo di non aver sbagliato nella previsione, piuttosto è Putin che è per metà eurasiatista e per metà opportunista (pragmatista). Quindi la seconda parte della mia volontà basata sull'analisi geopolitica attende il suo momento di realizzazione e il suo leader. E questo non è certamente Putin. Egli è l'uomo giusto solo per metà.

Quali altri obiettivi ha raggiunto nel corso della sua vita?

Ora sono vicino alla fine della mia Magnum Opus Noomahia. Dovrebbe essere costituita da 20 grandi volumi dedicati alle diverse civiltà. 18 sono già terminati e pubblicati. Questa è l'opera più importante per me perché è una sorta di Enciclopedia del Mondo Multipolare, ovvero l'Anti-Enciclopedia dell'Illuminismo, l'Enciclopedia Contro-Moderna che decostruisce l'Eurocentrismo e la Modernità occidentale e afferma il diritto dei popoli a creare le proprie civiltà scolpite sui propri valori. È il piano della rivoluzione radicale globale contro il mondo moderno, il globalismo e il dominio dell'Occidente. Ma allo stesso tempo rappresenta la difesa della profonda identità europea premoderna distrutta dal capitalismo, dal liberalismo e dalla dittatura ideologica anglosassone.

La mia vita è la prova che le idee hanno importanza. Più di ogni altra cosa nella vita. Più della vita stessa.

Lotterò per le mie idee e per la rinascita di una profonda identità russa fino alla fine. E vedremo chi riderà per ultimo. Credo fortemente nella risata finale eurasiatica sulle macerie fumanti del mondo attuale, che dovrà perire.

Translator: Donato Mancuso