Il discorso di Junker a Strasburgo: cosa ha detto e che cosa si intendeva

15.09.2016

Jean-Claude Juncker nel suo discorso politico a Strasburgo, ha osservato che l'UE deve affrontare la "crisi esistenziale". Il presidente della Commissione europea ha sottolineato che i membri dell'Unione ", hanno pochissimi i punti di vista comuni e le posizioni generali". E, a suo parere, questa divisione contribuisce al rafforzamento del populismo, che, secondo Juncker "non risolve i problemi, ma li crea". Come prova delle sue parole ha citato una serie di motivi.

Brexit

L’uscita del Regno Unito dall'Unione europea è diventata un duro colpo per Bruxelles. Juncker ha detto che rispetta la decisione degli inglesi e, allo stesso tempo, rimpiange. Egli ha fatto capire che dopo l’uscita dall’UE, Londra sperimenterà ulteriori difficoltà per l'accesso al mercato comune europeo. Tuttavia, la congiuntura e molti esperti suggeriscono che Brexit avrà impatto estremamente positivo sull'economia britannica nel medio e lungo termine. Così, quasi subito dopo l'annuncio dei risultati del referendum, 27 paesi hanno espresso l’interesse per la conclusione di accordi commerciali individuali con il Regno Unito.

L’esercito europeo

Inoltre, Juncker ha chiesto di creare un esercito europeo, "che avrebbe collaborato con la NATO". Egli ha diplomaticamente affermato che questo "non significherebbe una riduzione della cooperazione transatlantica". La questione chiave del soggetto europeo è le relazioni con la NATO. Se si tratta di una struttura all'interno dell'Alleanza, allora è solo un modo di organizzare le forze armate sotto il controllo di Washington in Europa. Se l’esercito europeo non parteciperà ad alcun alleanze politico-militari, allora può diventare uno dei fattori più importanti nel modo di guadagnare la sovranità dell'Europa.

I confini

La questione della protezione delle frontiere nazionali degli Stati membri dell'UE è stata sollevata in particolare dopo l'inizio della crisi migratoria. La chiamata per "superare la divisione" si intende la ripartizione proporzionale dei profughi dal Medio Oriente in tutti i paesi dell'UE. Inoltre, la riluttanza dei paesi come l'Ungheria, ad accogliere i rifugiati che non vogliono integrarsi nella società europea, Juncker tratta come una mancata corrispondenza dell’ideale paneuropeo.

L’economia e il commercio

Nel suo discorso, per quanto riguarda le relazioni economiche e commerciali dell'Unione europea, Juncker è stato molto attento. Egli ha espresso il suo sostegno per la firma dell’accordo CETA, che faciliterà l'accesso delle imprese europee al mercato canadese. Allo stesso tempo, il presidente della Commissione europea non ha sollevato la questione del trattato sul partenariato commerciale e gli investimenti transatlantici. Il trattato provoca un sacco di indignazioni nella comunità imprenditoriale europea, in quanto il suo obiettivo principale è il trasferimento effettivo dei mercati europei sotto il controllo delle multinazionali con una parte determinante della capitale degli Stati Uniti.