La violenza nel Sud Sudan

11.07.2016

Il 10 luglio, nella capitale del paese di Juba, ci sono stati scontri tra le forze governative e l'opposizione. Il numero di morti in pochi giorni è salito a 272 persone. Oggi, gli spari sono continuati. E’ stato ucciso il paciere cinese e feriti diversi dipendenti delle Nazioni Unite.
Gli Stati Uniti e il Giappone hanno riportato l'evacuazione delle sue missioni diplomatiche.

Il fattore etnico

Il conflitto si svolge tra i sostenitori del presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, e il primo vice-presidente, Riek Machar. Kiir rappresenta una nazione importante del Sud Sudan – Dinka, Machar si  riferisce alla etnia Nuer.
L'ONU ritiene che tali delitti sono "deliberati e sistematici", sulla "base etnica".
Un'altra escalation del conflitto è iniziata il venerdì - 8 luglio.

La mano di Washington

In precedenza, gli Stati Uniti hanno provocato la sezione del Sudan, con un conseguente Sud Sudan indipendente. In questa regione ci sono i giacimenti di petrolio, ma essi non hanno il sbocco al mare, così la guida del Sud Sudan è destinata di cooperare con il Sudan.

La sezione del paese non ha portato alla creazione di un vero e proprio Stato, e così, nel 2013 il paese è stato coperto dai conflitti su base etnica. Anche se gli Stati Uniti e le Nazioni Unite cercato di intervenire, questo non ha ancora portato a risultati.