La Gran Bretagna è in attesa di un’uscita difficile dall’Ue

20.01.2017

Il primo ministro britannico, Theresa May, ha fatto un discorso in cui ha dichiarato che intende attuare la Brexit e costruire un nuovo rapporto con l'Unione europea.

Theresa May ha nominato specifici passi successivi: la separazione con un mercato unico europeo e il divario di accordi commerciali, la cessazione della competenza della Corte europea nel territorio del Regno e il controllo indipendente della migrazione. Tuttavia, il primo ministro ha sottolineato la necessità di una costante cooperazione con l'Unione europea nel campo della difesa e sicurezza, in particolare nella lotta al terrorismo e la criminalità internazionale.

La reazione dell'UE e Regno Unito

I politici e gli esperti europei, britannici e occidentali hanno risposto alla controversa decisione di Londra di ritirarsi completamente dal mercato europeo. Il discorso del primo ministro ha ispirato gli euroscettici, ma deluso i sostenitori di appartenenza continuata all'UE.

Nell'ambiente liberale la dichiarazione di May ha causato una reazione di panico. Gli scozzesi minacciano di usare la Brexit come una scusa per separarsi dal Regno Unito. Molti politici hanno detto che vedono i rischi per l'uscita del Regno dall’Ue e i critici promettono le conseguenze economiche catastrofiche e che la Gran Bretagna non evita differenze politiche seri con l'Unione europea.

Inoltre, le forze neoliberali temono che il processo d'uscita dall'UE porterà alla creazione di un nuovo ordine mondiale, nonché rafforzerà le posizioni euroscettici sulle prossime elezioni nei Paesi Bassi, Francia e Germania. Esperti non escludono che gli inglesi possono provocare un effetto domino.

In attesa della decisione del Parlamento

Nel mese di novembre, l'Alta Corte di Londra ha stabilito che questa procedura non può essere avviata senza l'approvazione del Parlamento, dopo di che il governo ha fatto un appello.

La Corte Suprema del Regno Unito, il 24 gennaio prenderà una decisione sulla legittimità del lancio dell'articolo del trattato di Lisbona, che aprirà la porta all’uscita senza l'approvazione del Parlamento.

La storia

Il 24 giugno del 2016, 52% dei cittadini del Regno Unito hanno votato a favore del ritiro da parte dell'Unione europea. Così è iniziato il processo d’uscita del paese dall’Ue. I risultati del referendum avranno un impatto diretto sul futuro non solo del Regno Unito, ma anche tutta l’Europa.