Soggetto Radicale e fenomenologia della Trascendenza
Nel precedente articolo Soggetto Radicale e fenomenologia dell’Immanenza, abbiamo delineato l’Immanenza come prima forma di presenza diretta del Divino, all’interno della Via della Mano Vuota, che si manifesta antropologicamente come pratica abituale della Consapevolezza, la quale col tempo e la tenacia si trasforma in habitus esistenziale vissuto anche al di fuori dei limiti dello stesso evento meditativo. Abbiamo anche affermato che la Consapevolezza, superato l’humus della fase negativa di percezione di Assenza del Divino, di a-teismo spirituale e di finitezza di ogni relazione umana, fiorisce e si trasforma in positiva Presenza del Divino non differenziata, dove l’anima cosciente in modo diretto e immediato intuisce spiritualmente e percepisce sensorialmente come esperienza dell’Essere, uno stato di non separazione, di unità e di identità con ciò che lo circonda, un’energia invisibile che tutto lega ed unisce.