Lavrov ha spiegato il motivo per cui la transizione sistemica globale è così caotica

20.05.2022

Molti si sono chiesti perché gli Stati Uniti abbiano deciso di imporre unilateralmente standard selettivi così destabilizzanti con l’ipocrita pretesto di sostenere il loro “ordine basato su regole” soggettivamente definite, quando nientemeno che l’America stessa è stata l’artefice dell’ordine precedente all’interno del quale è diventata con successo l’egemone globale e che ora cerca di sostituire.

La transizione sistemica globale verso il multipolarismo, che attualmente ha raggiunto una fase intermedia bimoltipolare di durata indeterminata, è stata estremamente caotica, come dimostrano le incombenti crisi alimentari e dei combustibili che hanno preoccupato il mondo intero. Queste conseguenze erano però evitabili perché dovute esclusivamente alle sanzioni anti-russe senza precedenti dell’Occidente guidato dagli Stati Uniti, che hanno catalizzato questi esiti che spera di manipolare allo scopo di ritardare la propria egemonia in via di estinzione.

Molti si sono chiesti perché gli Stati Uniti abbiano deciso di imporre unilateralmente standard selettivi così destabilizzanti con l’ipocrita pretesto di sostenere il loro “ordine basato su regole” definite soggettivamente, quando nientemeno che l’America stessa è stata l’architetto dell’ordine precedente, all’interno del quale è diventata con successo l’egemone globale e che ora cerca di sostituire. Il Ministro degli Esteri russo Lavrov ne ha spiegato il motivo martedì, intervenendo a un forum educativo.

Sputnik lo ha citato per condividere la seguente intuizione: “L’Occidente dice direttamente che è tempo di riformare le istituzioni economiche, create dall’Occidente sulla base di meccanismi che gli americani hanno costretto il resto del mondo ad accettare. È sulla base di questi meccanismi nel commercio e nella finanza globali e seguendo le loro regole che la Cina ha battuto l’Occidente e gli Stati Uniti e ne è uscita vincitrice”. Questo è certamente vero, ma poco dopo ha aggiunto un altro livello di analisi.

Secondo l’alto diplomatico russo, “non appena hanno cominciato a comparire Paesi che funzionano meglio in questi settori, secondo le regole del gioco occidentali, proprio i centri che formeranno un mondo multipolare – Cina, India e altre grandi potenze – l’Occidente ha immediatamente deciso di riscrivere le regole”. È importante sottolineare che egli ha elogiato l’India insieme alla Cina, poiché ciò dimostra che la speciale e privilegiata partnership strategica della Russia con la Grande Potenza dell’Asia meridionale è davvero una svolta per il multipolarismo.

Praticamente nessuno si aspettava che l’India praticasse una politica di neutralità di principio nei confronti dell’operazione militare speciale della Russia in corso in Ucraina, sfidando così coraggiosamente le pressioni del suo ritrovato partner strategico-militare americano per condannare pubblicamente e poi sanzionare Mosca. Questo evento del cigno nero ha cambiato il corso della Nuova Guerra Fredda, come spiega l’autore nelle tre analisi che seguono e che dovrebbero essere lette da chi vuole ottenere una comprensione più profonda delle grandi dinamiche strategiche:

* 28 April: “Korybko’s Response To Shashi Tharoor: India’s Principled Neutrality Serves Its Interests

* 1 May: “The Wall Street Journal Is Wrong: Russia Can Indeed Depend On India

* 2 May: “The Economist Is Wrong: The Ukrainian Conflict Actually Bolsters India’s Balancing Act

La maggior parte del mondo era già ben consapevole di come la Cina fosse riuscita a sfruttare a proprio vantaggio le regole del gioco scritte dagli Stati Uniti a spese dell’America unipolare, ma pochi hanno prestato attenzione al modo in cui l’India ha fatto altrettanto. Sebbene fosse già sulla strada per tentare di replicare il precedente cinese in questo senso, il suo contributo unico alla transizione sistemica globale è stato che la sua neutralità di principio nei confronti della Russia ha evitato preventivamente la dipendenza potenzialmente sproporzionata di Mosca da Pechino.

Ciò a sua volta ha creato l’opportunità credibile per la Russia e l’India di continuare ad assemblare congiuntamente un nuovo Movimento dei Non Allineati (“Neo-NAM“) allo scopo di creare un terzo polo di influenza nell’emergente Ordine Mondiale Multipolare e quindi di superare l’attuale fase intermedia bimultipolare della transizione sistemica globale. In altre parole, ha accelerato il multipolarismo erodendo l’influenza sproporzionata delle superpotenze americana e cinese sugli affari internazionali.

Certo, queste due Grandi Potenze esercitano ancora molta più influenza sul mondo di quanta ne abbiano la Russia, l’India, l’UE o chiunque altro, ma in termini comparativi, la loro influenza è ora un po’ inferiore a quella che avrebbe avuto se Nuova Delhi non fosse intervenuta con decisione per scongiurare preventivamente la dipendenza potenzialmente sproporzionata di Mosca da Pechino, che sia l’America che la Cina apparentemente si aspettavano. Ciò ha ridisegnato le condizioni iniziali della Nuova Guerra Fredda e quindi ne ha influenzato notevolmente la traiettoria.

È probabile che Lavrov abbia ritenuto opportuno elogiare l’India, insieme alla Cina, per aver scatenato il panico degli Stati Uniti, che a sua volta li ha costretti a cambiare improvvisamente le regole del gioco nel modo più caotico possibile. La Cina era in grado di provocare tutto questo da sola, ma è fondamentale ricordare che anche l’India ha recentemente svolto un ruolo cruciale, a testimonianza della sua crescente importanza globale come Grande Potenza multipolare in ascesa.

La Cina e l’India sono entrambe Grandi Potenze asiatiche, quindi Lavrov sta anche attirando l’attenzione su come il modello di globalizzazione occidentalocentrico finora sostenuto dal vecchio “ordine basato sulle regole” degli Stati Uniti sia ora messo in discussione da un nuovo modello asiaticocentrico, di cui questi due Paesi sono i pionieri. Ciò suggerisce che il nuovo “ordine basato sulle regole” degli Stati Uniti continuerà ad andare contro i loro interessi per perseguire quelli egemonici dell’America, il che esacerberà la divisione ideologica della Nuova Guerra Fredda tra il Miliardo d’Oro e il Sud Globale.

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

Pubblicato in partnership anche su One World