Il 31 dicembre 1999 è stato nominato presidente ad interim e nel marzo 2000 ha conseguito la prima vittoria alle elezioni.
La riunificazione della Crimea alla Russia, il successo nel risolvere la crisi siriana, l'intensificazione della cooperazione con i paesi del Sud-Est asiatico, l'attiva politica internea, la modernizzazione delle forze armate: per esperti e parlamentari sono queste le più importanti vittorie del presidente Putin.
Politica Estera
La riunificazione della Crimea e l'operazione dell'Aeronautica militare russa in Siria sono stati l'apoteosi della politica estera di Putin, secondo parlamentari e politologi, caldeggiati già dal 2000.
«Naturalmente, i successi in politica estera e politica interna hanno rafforzato la nazione, è ovvio. L'apoteosi è stata la riunificazione della Crimea e l'operazione in Siria», ha detto il primo vice-presidente gruppo ‘Spravedlivaya Rossiya' Mikhail Emelyanov.
Il primo vice-presidente del Comitato centrale del partito comunista, il primo vice-speaker della Duma Ivan Melnikov, ha sottolineato che «il brillante corso della politica estera è nello spirito delle pagine più gloriose della grande storia russa.»
Un parere simile è stato espresso anche dal capo del Centro per le riforme economiche e politiche Nikolay Mironov.
«Nonostante la reazione abbastanza tagliente da parte dei paesi occidentali sui passi fatti dalla Russia, in generale, si tratta di una politica estera attiva e di successo», ha detto l'esperto.
Il presidente del Centro di comunicazione strategica Dmitrij Abzalov tra le vittorie in politica estere evidenzia le tre principali: l'operazione militare in Siria, la ricerca di alternative all'orientamento europeo, una maggiore cooperazione con i paesi del sud-est asiatico e «in generale con tutti i paesi in via di sviluppo.» «Nella terza vittoria della politica estera va inclusa l'integrazione eurasiatica, la formazione dell'Unione doganale e, in questi ultimi anni, la transizione verso l'Unione eurasiatica, così come la sua estensione a Kirghizistan e Armenia. È importante per il futuro.», ritiene l'esperto.
Il capo del Comitato del Consiglio della Federazione per le politiche sociali, Valery Ryazan, ha sottolineato che la Russia è riuscita a rendere SCO e BRICS strumenti del dialogo politico sulla scena internazionale.
Secondo il vice-presidente del Partito liberal-democratico, Igor Lebedev, negli ultimi quattro anni la Russia si è riaffermata in tutto il mondo come uno stato forte e potente.
«Per la Russia il mondo unipolare, in cui tutte le decisioni sono state prese o saranno prese sotto la dettatura di un solo paese, è finito», ha detto il deputato a RIA Novosti.
Il primo vice-presidente del Comitato del Consiglio della Federazione per la difesa e la sicurezza Franz Klintsevich richiama l'attenzione sulla modernizzazione delle forze armate russe. «Negli ultimi quattro anni qui è avvenuta realmente svolta. Ora abbiamo uno degli eserciti più moderni del mondo.»
Politica interna
Parlando dei successi ottenuti in politica interna, deputati e senatori rivolgono l'attenzione al rafforzamento dell sicurezza alimentare e alla crescita della produzione interna.
Il vice-speaker della Duma di ‘Russia Unita', Sergej Zheleznyak, ha dichiarato che, nonostante la gravissima opposizione alla sfera economica, finanziaria e politica, la Russia sta usando «questo momento difficile per l'intensificazione della produzione nazionale, per il rafforzamento della sicurezza alimentare, per espandere la produzione in quei settori che sono di importanza strategica per noi.» Egli ha anche sottolineato che molte risorse sono state stanziate per grandi progetti infrastrutturali.
Il primo vice-presidente di ‘Spravedlivaya Rossiya', Yemelyanov, crede che il successo della stabilità della politica interna, così come «la stabilità nelle relazioni internazionali, la quasi repressione del terrorismo, il terrorismo non imperversa come all'inizio degli anni Novanta.»
La maggioranza putiniana
Il sostegno elettorale dei russi per Vladimir Putin è superiore all'80% e non è questo il limite, sostengono i sociologi, citando indagini più recenti.
Secondo gli esperti, il presidente ottiene il sostegno di diverse forze politiche, sia esse parlamentari, che extra-parlamentari. A attrarre i russi non sono solo le qualità personali del presidente, tra i quali energia e determinazione, ma anche la riunificazione della Crimea con la Russia.
La Fondazione per lo sviluppo della società civile segue per il secondo anno il fenomeno della ‘maggioranza putiniana'.
Secondo il sondaggio, commissionato dalla Fondazione, gli esperti hanno concluso che il presidente gode di un sostegno popolare senza precedenti: «l'82% degli intervistati approva la sua attività e l'84% ammette la possibilità di votare per lui alle prossime elezioni presidenziali.»
«Il Presidente della Federazione Russa continua a guadagnare sempre più sostegno da parte delle varie forze politiche. È supportato dai membri e dai sostenitori di partiti politici parlamentari, e da quei partiti che non sono rappresentati alla Duma», si legge nel materiale della ricerca.
«Putin ha il supporto anche dei sostenitori di altri partiti politici, compresi quelli che sono all'opposizione. Il suo lavoro è approvato dal 64% con la possibilità di votarlo alle elezioni», rivela la ricerca.
Gli esperti sostengono che la ‘Maggioranza putiniana' è diventata un «un elettorato superpartitico nucleare», pronta a sostenere il capo dello stato, in particolare modo alle prossime elezioni presidenziali nel 2018.
«Nonostante i problemi socio-economici che esistono nella Federazione Russa, la ‘Maggioranza putiniana' continua ad essere stabile ed ha mostrato la tendenza ad espandersi ulteriormente», si nota nel materiale.
Sul piano delle qualità personali del presidente i rappresentanti della ‘Maggioranza putiniana' annoverano la diligenza, l'esperienza, l'energia, la forza di volontà, il lavoro nell'interesse della Russia e sono fiduciosi che Putin può garantire lo sviluppo futuro del paese.