I sauditi espellono l’ambasciatore iraniano

L’Arabia Saudita, formalmente a causa delle proteste sciite davanti alla propria ambasciata a Teheran, ha espulso l’ambasciatore iraniano, rompendo così i rapporti diplomatici con l’Iran. I sauditi hanno dato all’ambasciatore ventiquattro ore di tempo per lasciare il paese.

Il tutto segna una escalation ulteriore del conflitto strisciante in atto da tempo fra sauditi, di recente messi a capo del Consiglio per i diritti umani dell’ONU, e iraniani, cominciato, se pure vi sia un inizio tangibile, con l’appoggio saudita ai terroristi antisiriani. È poi proseguito con l’aggressione saudita ai danni dello Yemen, a seguito della presa del potere da parte della minoranza sciita filoiraniana.

Ieri, a seguito della decapitazione, in Arabia Saudita, di un leader sciita, Nimr al-Nimr, e di altre 46 persone, una folla inferocita ha assalito l’ambasciata saudita a Teheran, mettendola a ferro e fuoco.

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