Perché l'Occidente vuole distruggere la Russia?
Jean Luc Schaffhauser, ex membro del Comitato per gli Affari Esteri e la Difesa e Sicurezza del Parlamento europeo, ha recentemente pubblicato una serie di scritti sulla necessità di pace con la Russia.
Schaffhauser ha infatti accusato l'UE di avere due pesi e due misure nei confronti della Russia e di altri Paesi già prima dell'operazione militare speciale in Ucraina e ha criticato l'approccio del Parlamento europeo per le sue decisioni estremamente ingiuste sul referendum in Crimea.
Nella serie attuale, Schaffhauser cerca di dare un senso alle vere ragioni che hanno spinto l'Occidente a confrontarsi con la Russia e l'Ucraina è solo una conseguenza di questa strana politica.
Egli osserva correttamente che la rottura dell'asse continentale (Berlino-Mosca-Pechino) attraverso il colpo di Stato in Ucraina e il successivo sostegno al regime di Kiev, “per mantenere momentaneamente l'Europa nella sfera americana... ha portato a una situazione a dir poco paradossale”. Poiché la Russia è arrivata a contare sulla Cina per contrastare il blocco della NATO, di conseguenza l'Occidente ha perso il suo alleato cristiano e conservatore. Schaffhauser affronta spesso il tema della crescente potenza della Cina, rimproverando all'Occidente e agli Stati Uniti di aver permesso a Pechino di raggiungere il suo stato attuale attraverso l'adesione all'OMC; osserva che anche la Cina ha sofferto a suo tempo dell'aggressione occidentale e l'Occidente ha ignorato questi fatti storici, credendo ingenuamente che la Cina diventerà “liberale” dopo un po' e l'Occidente sarà in grado di assorbirla.
Tuttavia, la Cina sapeva che prima o poi avrebbe affrontato l'Occidente e il comunismo è solo un involucro esterno. La vera forza trainante è il nazionalismo. E la Cina non intendeva sacrificare i propri interessi all'Occidente liberale, che ha sempre cercato di distruggerla, anche se è stata in grado di capitalizzare la propria politica di sviluppo nazionale.
Ma la questione non riguarda solo l'unione degli interessi e dei valori di Russia e Cina. Il comportamento stesso dell'Occidente dopo l'Operazione Mnilitare Speciale e gli eventi nella Striscia di Gaza di un anno fa ha rivelato tutte le contraddizioni interne dell'Occidente liberale, che prima sembrava unito.
E per il resto del mondo, cioè la stragrande maggioranza degli Stati e dei popoli del pianeta, l'Occidente “liberale” è diventato “illiberale”. Inoltre, il conflitto con l'Occidente è andato oltre la componente economica di superiorità e ha assunto una colorazione escatologica: è una lotta con il Grande Satana, con una minaccia esistenziale per tutta l'umanità a causa delle sue guerre, compresi gli esperimenti con i ceppi di coronavirus, che sembrano un altro tentativo di mettere il mondo sotto il suo controllo attraverso un'eugenetica brevettata.
Schaffhauser prosegue osservando che se “gli interessi liberali dello Stato profondo sono contrari agli interessi degli Stati Uniti e del popolo americano, e portano alla nostra distruzione programmata, è perché sono, in ultima analisi, asserviti a questi poteri ideologici e non democratici, che perseguono altri fini”. Se l'Occidente si sta suicidando, lavorando sempre contro i suoi interessi, quelli delle nostre Nazioni e quelli dei suoi popoli, allora non è democraticamente che lo sta facendo, ma spinto dalle sue cause ideologiche liberali contro la politica democratica, che rimarrà sempre la sopravvivenza o semplicemente il bene del popolo”.
Egli ritiene che “dall'11 settembre, la macchina liberale si è scatenata, mentre né il popolo americano né le nostre controparti europee sono mai stati realmente consultati in tutte queste guerre che si stanno svolgendo sotto i nostri occhi e che, volenti o nolenti, stanno distruggendo noi e, in ultima analisi, l'intera umanità”.
In realtà, questo disimpegno è iniziato prima. Come nota Matt Wolfson, esistono due tipi di liberalismo, quello classico e quello manageriale. “Tra il 1933 e il 1969, il liberalismo manageriale ha soppiantato il liberalismo classico che aveva dominato in precedenza. Questo ha dato origine al nostro attuale malcontento, che non è una rivolta contro il liberalismo in quanto tale, ma contro una delle sue versioni fallite”.
Questo ha portato a un grave declino delle politiche pubbliche statunitensi e, attraverso il suo degrado, si è diffuso nel resto dell'Occidente. Questo processo è infine culminato nella creazione di “Questa coalizione di odio, debolezza arrogante e arroganza - tutte e tre le quali si mescolano sempre felicemente negli esseri umani - porta alla follia dei nostri capi di Stato europei, che sono come bambini che giocano alla guerra, ma con armi di distruzione di massa”. Questo è il cammino verso la fine.
Schaffhauser, prefigurando il futuro crollo dell'Occidente, cita la profezia di Ezechiele, che dice del popolo che ignora Dio: “Perché il tuo cuore si è innalzato e hai detto: Io sono Dio e siedo sulla cattedra di Dio nel cuore del mare; mentre tu sei un uomo e non Dio e hai posto il tuo cuore come se fosse il cuore di Dio.... Perciò ecco che farò venire su di te gli stranieri più forti delle nazioni; essi sfodereranno le loro spade contro la bellezza della tua saggezza e contamineranno la tua bellezza.... Dirai ancora davanti a quelli che ti uccideranno: Io sono Dio, mentre tu sei un uomo e non Dio, in mano a quelli che ti uccidono?” (Ezechiele 28, 2.7.9). Tuttavia, in questa affermazione si può vedere anche un'allusione ai flussi migratori di musulmani che hanno invaso l'Europa occidentale.
Alla fine, Schaffhauser conclude che la vera causa della guerra dell'Occidente contro la Russia è il liberalismo nella forma in cui è mutato negli ultimi decenni negli Stati Uniti.
“Il liberalismo, attraverso il soggettivismo, il relativismo e il secolarismo, fa perdere alle persone il senso della realtà nella politica interna ed esterna e questo porta al nichilismo. Il liberalismo è egemonico perché detiene la verità, il che lo costringe a fare la guerra per la sua illuminazione: questo porta al nichilismo. Il liberalismo è avido perché organizza la società pensando al denaro; il risultato è il caos interno ed esterno, perché elimina l'amore, l'amicizia e la gratuità che costituiscono la società nazionale e internazionale: questo porta al nichilismo. Il liberalismo è il nichilismo che distrugge gli altri e sé stesso”.
Secondo questa logica, la Russia dovrebbe essere distrutta semplicemente per quello che è, perché si oppone al liberalismo e al nichilismo. Probabilmente perché ha vissuto entrambi questi sconvolgimenti nel XX secolo e ne conosce il costo.
E sembra augurare alla Russia la vittoria in questa guerra, che va ben oltre i confini dell'Ucraina. Una vittoria non solo per la Russia, ma per tutte le forze sane che resistono all'egemonia occidentale, perché “il liberalismo scatena ogni tipo di crisi sanitaria e finanziaria contro i propri e gli altri popoli, per affermare il proprio dominio interno ed esterno. Questo processo avrà fine solo nella guerra tra il suo nulla e l'Essere. Il liberalismo occidentale è fondamentalmente satanico, il Satana dei tempi finali”.
Ma solo la Russia appare come un'arca di salvezza dove, secondo Schaffhauser, si sono conservati la saggezza e l'amore cristiani.
Articolo originale di Leonid Savin:
Traduzione di Costantino Ceoldo