LA SOVRANITÀ DELL’ETERNITÀ CONTRO L’IMPERIALISMO DEL TEMPO
Viviamo in un momento di cambiamenti cardinali nel mondo, siamo al punto fondamentale della trasformazione delle strutture del mondo. La maggior parte delle persone oggi vive nel Mondo-della-vita (il ‘Lebenswelt’ di Husserl), senza notare queste trasformazioni fondamentali. Oggi non esiste solo uno scontro tra globalisti e populisti, ma uno scontro tra profondi paradigmi filosofici. Abbiamo bisogno prima di tutto di una spiegazione filosofica di ciò che sta succedendo.
• È necessario ripensare il modello di pensiero occidentale: la modernità occidentale sta arrivando alla sua fine, oggi viviamo nel “completamento” della modernità, in questo processo, che ora si sta dispiegando nella storia. I globalisti cercano di trasformarlo in un processo eterno, non offrono un nuovo ordine mondiale, ma offrono un nuovo caos. Questa è una nuova strategia di distruzione: inevitabile, senza pensiero, irriflessiva.
• Ci stiamo avvicinando alla fine dell’”umano”. I globalisti propongono di migrare al piano post-umano al fine di rafforzare e prolungare il loro potere e il loro dominio.
• Questo momento di “completamento del mondo” è sicuramente un momento escatologico. Questa “fine finale” è il nome dell’oggi. Cosa finisce? La modernità, che cerca di posizionarsi come l’unica opportunità di sviluppo delle società, lottando contro la sovranità dell’eternità. L’intera ontologia della modernità è costruita sul concepimento del tempo come progresso. Ma la modernità a un certo punto precipita in una crisi: l’eternità viene distrutta, arriva il nichilismo. Il “Tempo” raggiunge oggi i suoi confini interni (la sua limitazione è l’eternità). Il problema dell’attuale crisi politica e filosofica del mondo non è casuale, è un fallimento sistemico, la fine del sistema, la crisi fondamentale del nostro tempo. La fonte della crisi sono le basi filosofiche e ideologiche dell’Era Moderna.
Tradduzione: Donato Mancuso