La NBC svela il piano della CIA per rovesciare Assad

04.04.2016

La CIA nel 2012 aveva proposto al presidente degli Stati Uniti il piano dettagliato di un'operazione segreta per rovesciare il leader siriano Bashar al-Assad, ma Barack Obama lo ha respinto.

Lo ha raccontato al canale televisivo americano lo stesso autore del piano, l'ex ufficiale dei servizi segreti Doug Laux, che è stato a lungo ‘gli occhi e le orecchie' dei gruppi operativi della CIA in ​​Siria, che ha collaborato con varie fazioni dell'opposizione armata siriana e con gli agenti dei servizi segreti di altri paesi.

Altre fonti del canale nei servizi segreti hanno confermato che le informazioni, ottenute sul campo da Laux, hanno raggiunto le più alte sfere del potere: il capo della task force americana in Siria teneva conferenze per i membri del Congresso, e anche Barack Obama era a conoscenza del contenuto del piano di Laux.

«La Casa Bianca e i leader della CIA fin dall'inizio hanno lasciato intendere che l'obiettivo dei nostri gruppi operativi era quello di privare del potere Assad. Avevamo 50 modi per facilitare questo processo, nel mio piano era tutto scritto nero su bianco. Ma la leadership politica non ci ha dato alcuna possibilità di realizzarlo», ha detto l'ex ufficiale.

La NBC ha evidenziato che Laux aveva presentato il suo piano per alla leadership del paese ancor prima che il Daesh si separasse da Al-Qaeda e annunciasse la creazione di un califfato nei territori occupati in Iraq e in Siria.

Il principale sostenitore dell'operazione per rovesciare Bashar al-Assad era l'allora capo della CIA David Petraeus, (direttore del dipartimento da settembre 2011 a novembre 2012), ha aggiunto Laux. Ora Petraeus e altri autorevoli sostenitori del rovesciamento del presidente siriano, come l'ex segretario alla Difesa, Leon Panetta, e l'ex ambasciatore Usa in Siria, Robert Ford, ritengono che il piano di Laux avrebbe evitato l'uso di armi chimiche in Siria, il potenziamento del Daesh e la crisi migratoria in Europa. Barack Obama non era d'accordo con loro.

Dopo lo stop al piano della CIA, Obama ha approvato un piano di gestione alternativo e più moderato: armare e addestrare i ribelli siriani, in particolare i combattenti dell'esercito libero siriano. Tuttavia questo piano non si è dimostrato efficace sul campo di battaglia. Secondo l'ex ufficiale dei servizi segreti, in Siria non esisteva alcuna opposizione ‘moderata'.

«Il piano era rischioso, ma per la Siria non sarebbe stato peggio di com'è adesso», ha detto una fonte anonima della NBC legata all'operazione USA in Siria.

Un'altra fonte del canale televisivo ha dichiarato che al momento della presentazione del piano alle alte cariche degli Stati Uniti, in Siria non c'erano ne i combattenti del Corpo iraniano delle guardie della rivoluzionarie islamica, ne il gli Hezbollah libanesi, che ora giocano un ruolo importante sul campo: erano in attesa della mossa di Washington.

Nell'agosto 2012, l'allora segretario di Stato, Hillary Clinton, aveva annunciato il piano degli USA di introdurre una ‘no-fly zone' sulla Siria, ma si trattava di un bluff: in realtà Washington voleva che le forze di opposizione si consolidassero e aumentassero la pressione su Assad — ha rivelato Doug Laux.