America al voto: Wikileaks sotto attacco hacker
E' da ieri, vigilia del voto per le presidenziali americane, che Wikileaks subisce attacchi hacker volti a mettere fuori uso i suoi server; operazione parzialmente riuscita, come testimonia la stessa organizzazione guidata da Julian Assange e i commenti di diversi utenti su Twitter. Tuttavia sta continuando il rilascio di email riservate legate al Partito Democratico di Hillary Clinton e alla sua campagna elettorale.
L'attacco subito da Wikileaks e definito "strano" dagli stessi responsabili è di tipo DOS – Denial of Service, da non confondere con il DDOS – Distribuited Denial of Service che ha caratterizzato il down dei maggiori colossi di internet sulla costa est degli Stati Uniti di recente.
La differenza nel tipo di attacco sta nel fatto che quella subita da Wikileaks è una cyber aggressione "targeted", mirata sui server che ospitano le email del partito democratico USA che non coinvolge un numero elevato di sistemi computerizzati nel portare avanti l'attacco. Nel caso precedente invece, l'attacco si avvaleva della forza di migliaia di dispositivi, come successivamente raccontato dagli esperti informatici, perfino gli elettrodomestici collegati in rete erano coinvolti nell'alimentare "potenza" di fuoco.
Wikileaks non ha rilasciato ulteriori comunicati sulla vicenda e non azzarda l'ipotesi che la sorgente dell'attacco hacker sia una centrale precisa, ma intanto Assange si è fatto sentire a poche ore dall'apertura delle urne con un messaggio sulle elezioni americane.
In una lunga lettera rivolta ai sostenitori il fondatore del sito ha assicurato di aver agito "non per assecondare un desiderio personale di influenzare il risultato delle elezioni" americane, ma perchè la sua organizzazione difende "il diritto dell'opinione pubblica di essere informata"