E’il debito pubblico bellezza!

11.03.2016

Ieri la BCE ha portato il tasso di sconto a ZERO!

Per la prima volta nella moderna storia europea i tassi sui depositi bancari presso la BCE saranno saldamente negativi fino al -0.4%. Ciò vuol dire che la BCE pagherà – anziché ricevere – un interesse sulle somme che le banche commerciali chiederanno di ricevere in prestito dalla BCE stessa.

Quindi, su queste somme prese a prestito le banche commerciali guadagneranno due volte:

Da un lato il tasso (negativo per la BCE, positivo per loro) sui prestiti dalla BCE
Dall’altro il tasso di rendimento sull’acquisto delle obbligazioni di Stato
La quantità di denaro che la BCE metterà in mano alle banche commerciali è di 2.200 miliardi di Euro. Nulla di che, se si pensa che il debito pubblico dei 19 Paesi Euro è di 11.300 miliardi pari al 95% del PIL dell’Eurozona, e se si considera che le banche commerciali devono evacuare dal proprio intestino non meno di 3.000 miliardi di titoli tossici, ovvero di carta stralcia iscritta in bilancio a valore nominale.

Tutto ciò ha due ovvie implicazioni rilevanti:

Che il PIL dell’Eurozona è interamente in mano ai creditori, cioè in gran parte alle banche, che di fatto posseggono la ricchezza annuale dell’Eurozona;
Che Draghi sta semplicemente predisponendo la liquidità necessaria per la crescita “patologica” dei debiti pubblici dei Paesi dell’area Euro, cioè rifornire di benzina le forze di occupazione finanziaria dei Paesi.
Si tratta di una immensa operazione di riciclaggio che consente alle banche commerciali di ripulire i propri bilanci succhiando ricchezza reale dalle famiglie e dalle imprese attraverso l’espansione dei debiti pubblici fittizi.

E’ l’economia del debito, dove una autoproclamatasi “banca centrale” agisce in realtà come una società per azioni di proprietà privata che per accordo tra Stati si è fatta assegnare il diritto di prestare moneta creata dal nulla, rifornendo le unità corazzate del sistema, ovvero le banche commerciali, affinché queste indebitino fino al collo i Governi e ne determino politiche deflazionistiche rivolte alla svendita dei beni privati e pubblici del Paesi.

Quando leggiamo “Draghi sta mettendocela tutta” oppure “gli sforzi della BCE non serviranno all’economia reale” dobbiamo ricordare che la propaganda del regime c’è sempre stata, solo che oggi è più articolata, meno goffa ma per questo più micidiale del passato.

Draghi è l’amministratore delegato di una società per azioni il cui vero oggetto sociale consiste nell’asservimento finanziario dell’Eurozona, di gestione della governance, di appropriazione di ricchezza pubblica e privata. Grazie al dipartimento “marketing e comunicazione”, costituito dai media main-stream (posseduti dalle stesse banche e dai magnati della City di Londra) riesce a far passare queste operazioni di annessione graduale di quote di mercato come opere per il bene pubblico, come tentativi di dare ossigeno all’economia. Del resto, essendosi auto-definita “banca centrale” per di più “europea” deve pur dare una parvenza di intervento istituzionale. Geni del marketing, meglio, ILLUSIONISTI!

C’è una uscita che non vediamo? No, maledettamente. Siamo conciati per le feste e ci vuole davvero un grande coraggio ed una infinita pazienza per immaginare di uscire da questa trappola.

Può esserci una strategia? Si, fortunatamente….ma è prerogativa di menti audaci e geniali, le uniche che possano risolvere il più grande stratagemma ordito ai danni di 200 milioni di persone.