La Turchia farà la pace con la Siria

12.07.2016

Il primo ministro turco, Binali Yildirim, ha detto che Ankara si sta dirigendo verso il ripristino dei rapporti con Damasco. "Noi ampliamo la nostra cerchia di amici, abbiamo già cominciato a farlo questo. Abbiamo normalizzato le nostre relazioni con l’Israele e la Russia, e ora, ne sono certo, normalizziamo le relazioni con la Siria. Ne abbiamo bisogno!", - ha detto Yildirim, parlando alla televisione turca.

Dal neottomanismo al pragmatismo

Fin dall'inizio del conflitto in Siria, la Turchia ha sostenuto gli estremisti armati. Le relazioni tra i due paesi, che erano in precedenza amichevoli, sono diventate apertamente ostili. Durante il premierato di Ahmet Davutoglu, la Turchia faceva un importante alleato degli Stati Uniti, conducendo una politica filo-americana nella regione, utilizzando il fattore islamico. La dimissione di Davutoglu nel maggio di quest'anno ha segnato una transizione verso una politica più pragmatica e indipendente.

I negoziati segreti

Come in precedenza ha scritto “Katehon”, la normalizzazione delle relazioni con la Russia non poteva prevedere un cambiamento nella posizione della Turchia sulla questione siriana. Notiamo anche che il Primo Ministro, Yildirim, e il Ministro degli affari esteri, Cavusoglu, hanno parlato del sostegno dell'integrità territoriale della Siria. In precedenza, secondo i fonti algerine, le trattative segrete tra i rappresentanti dei due paesi hanno avuto luogo nel mese di aprile di quest'anno. Un ruolo attivo nella normalizzazione dei rapporti hanno giocato i rappresentanti delle forze patriottiche kemaliste in Turchia, in particolare il partito "Vatan" di Dogu Perincek, che ha condotto i colloqui relativi a Damasco.

La previsione

Una svolta di 180 gradi nella posizione della Turchia sulla questione siriana rafforza in modo significativo la posizione del governo legittimo di Bashar al-Assad. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti prevedono la federalizzazione della Siria. Ankara non è interessata a promuovere questo progetto, in quanto stimola le tendenze separatiste tra i curdi nella stessa Turchia.