I tedeschi vogliono un referendum per l’uscita dalla UE nello stesso stile del Brexit
Una decisa presa di posizione a favore di un referendum, per richiedere ai cittadini tedeschi se vogliono rimanere nelll’Unione Europea, è stata adottata pochi giorni addietro dalla presidente del Partito e parlamentare europeo, Beatrix von Storch, nel corso di una intervista al settimanale Sunday Express.
“Voglio che tutti gli Stati membri possano decidere quello che è meglio per loro e l’unica cosa che possiamo realmente fare è quella di realizzare un referendum, come sta per avvenire nel Regno Unito”, lo ha dichiarato ll deputato e Presidente del AfD (Alternativa per la Germania), Beatrix von Storch.
” Schengen ha già collassato. Superata Schengen le frontiere dell’Europa devono essere protette. Oggi non lo sono.
Un referendum è l’unico modo perchè la gente di Germania possa realmente esprimersi se vogliono rimanere nella UE, se vogliono rimanere nell’Euro, se vogliono una riforma dei controlli alle frontiere per fare fronte alla crisi dei migranti. Bisogna dare voce al popolo. Si deve chiedere loro quello che vogliono”.
Angela Merkel la scorsa settimana si è rifiutata di fare marcia indietro nella sua politica di non limitare il numero dei rifugiati a cui viene dato asilo in Germania. Negli ultinmi 12 mesi, più di 1,1 milioni di migranti hanno attraversato le frontiere della Germania con l’asilo concesso a 300.000 di loro. La politica migratoria della Merkel presenterà un costo per i contribuenti tedeschi, stimato in 36 miliardi di euro nel 2017, secondo una recente informativa.
AfD ha guadagnato un consenso straordinario di 61 seggi nei parlamenti regionali nelle elezioni regionali dell’altra settimana, arrivando come secondo partito con il 24% dei votanti nel land della Sassonia-Anhalt.
“Continuiamo ad essere un partito molto giovane e questo per noi è un grande successo”, ha detto Ms von Storch.
“Quello che per noi è stato molto importante è il risultato nel Baden-Wuertemberg, dove abbiamo ottenuto di raggiungere l’SDP, un partito della coalizione di governo, con il 15% dei voti.
“Il nostro successo dimostra che la gente non appoggia la politica della cancelliera e di tutti i partiti al governo. Siamo gli unici ad affermare che l’unico modo di combattere la crisi dei rifugiati è quello di chiudere le nostre frontiere”.
La stessa Beatrix von Storch ha rifiutato di essere catalogata come leader di un partito di estrema destra e descrive le sue opinioni come “conservatori sociali” e fiscali liberali”.
“I nostri rivali politici hanno tentato di collegarci con il partito neo nazista di Pegida per isolarci – che è la forma più facile per danneggiare la reputazione, qui in Germania- ma la gente ha capito le nostre posizioni e ci ha dato il consenso.
La maggior parte dei nostri seguaci sono giovani e ben educati, niente a che fare con i neonazisti ed i gruppi anti islam.
Per la verità la CDU si dimostra nei fatti un partito della sinistra anche se si posiziona sul centro e di centro destra.
Noi siamo disponibili per aiutare la gente ed ad accogliere chi viene per lavorare ma non accettiamo che arrivino masse di persone intenzionate solo a sfruttare il nostro welfare. La libera circolazione dentro la UE ci va bene quando si viaggia per lavorare ma questa non può valere per la migrazione economica.
Per questo vogliano che siano i cittadini a poter esprimere la loro libera volontà di rimanere o di uscire dall’Unione Europea, come avverrà fra poco in Gran Bretagna”.
A proposito dei negoziati in corso fra Bruxelles ed Ankara, ms. Von Storch ha dichiarato che “l‘adesione della Turchia alla UE costituisce una linea rossa per il popolo tedesco.
Noi dobbiamo proteggere le nostre frontiere e dobbiamo distinguere fra immigranti e rifugiati al di fuori della UE. La UE considera l’adesione della Turchia come risposta ai nostri proiblemi di immigrazione. Il presidente Erdogan sa come muovere le sue carte e sta cercando di accelerare il processo di adesione”.
“Questo non potrà che dare più appoggio alle nostre posizioni e siamo noi l’unico vero partito di opposizione“.
Fonte: Express.co.uk
Traduzione: Manuel De Silva