Un tentativo di dialogo tra civiltà
spirituale e sociale dell’umanità nel periodo post-pandemico”. Vi partecipano più di cento delegazioni provenienti da 50 Paesi. Tra i leader religiosi che partecipano al congresso vi sono rappresentanti della Chiesa ortodossa russa (il metropolita Antonio di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca; il metropolita Alessandro di Astana e del Kazakistan; il segretario del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne per le relazioni interreligiose, segretario esecutivo del Consiglio interreligioso della Russia sacerdote Dimitri Safonov), leader di comunità e organizzazioni musulmane, come l’imam supremo di Al-Azhar Sheikh Muhammad Ahmad At-Tayeb. Per le Chiese ortodosse era presente anche Teofilo III, Santissimo e Beato Patriarca della Città Santa di Gerusalemme, di tutta la Palestina, dell’Arabia, della Siria, delle Due Sponde del Giordano, di San Sion e di Cana di Galilea.