Africa

Elezioni in Zimbabwe

Elezioni in Zimbabwe
04.09.2023

Emmerson Mnangagwa, il presidente in carica dello Zimbabwe, che correva per il partito Zimbabwe African National Union-Patriotic Front, rappresentante del popolo Shona, è stato rieletto per un secondo mandato. Secondo la commissione elettorale, Mnangagwa ha ottenuto il 52,6% dei voti. Il suo principale rivale, Nelson Chamisa, leader del partito di opposizione Civic Coalition for Change, ha ottenuto il 44%.

Il crollo della strategia americana in Africa

Il crollo della strategia americana in Africa
25.08.2023

La recente e frettolosa visita del vicesegretario di Stato americano Victoria Nuland in Niger è stata prevedibilmente un fallimento di alto profilo. L'ispiratrice del Maidan di Kiev non è riuscita a "dare da mangiare biscotti" alle nuove autorità di questo Paese africano, il cui popolo si è liberato del giogo coloniale della Francia e non è desideroso di nutrirsi dalle mani degli ipocriti americani.

La posizione dell'Asse si indebolisce in Nord Africa, parte II

La posizione dell'Asse si indebolisce in Nord Africa, parte II
28.07.2023

Il 21 giugno 1942 le divisioni dell'Asse in Nord Africa, composte da forze tedesche e italiane, completarono finalmente la presa di Tobruk, nell'estremo nord-est della Libia, infliggendo una sconfitta decisiva agli Alleati composti da soldati britannici, sudafricani e indiani. Tobruk era una città-fortezza di importanza strategica e le truppe dell'Asse vi trovarono una grande quantità di rifornimenti, tra cui più di 1.000 autoblindo intatte e migliaia di tonnellate di benzina e cibo.

Il ritiro delle forze di pace dal Mali: un simbolo della politica fallimentare dell’Occidente in Africa

Il ritiro delle forze di pace dal Mali: un simbolo della politica fallimentare dell’Occidente in Africa
20.07.2023

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di completare la missione internazionale di mantenimento della pace MINUSMA (Missione di stabilizzazione integrata multidimensionale delle Nazioni Unite) in Mali. Entro sei mesi, fino al 31 dicembre 2023, sarà ritirato un contingente di 13.000 forze di pace delle Nazioni Unite.

Geopolitica del Sudafrica

Geopolitica del Sudafrica
05.05.2023

Oggi, la maggior parte dei Paesi del Sud globale rimane dalla parte della Russia, considerandola il loro più importante alleato e sostenitore. Molti Stati africani sono insoddisfatti della politica occidentale di diffusione della “libertà e della democrazia” e sono consapevoli del passato coloniale dell’Occidente in Africa. I moderni politologi ritengono che la chiave per la formazione di un nuovo ordine mondiale possa essere la posizione in politica estera di un gran numero di Paesi in via di sviluppo del continente africano, che a loro volta dimostrano una crescente indipendenza dal campo “liberale” rappresentato dai Paesi dell’Occidente collettivo.

La svolta eurasiatica della Tunisia

La svolta eurasiatica della Tunisia
21.04.2023

Dall’elezione del presidente tunisino Cais Said nel 2019, le sue politiche sono state a lungo caute e misurate. All’inizio il nuovo presidente, che non aveva un proprio partito e doveva condividere il potere con un parlamento islamista filo-occidentale, non poteva permettersi mosse drastiche, ma stava raccogliendo le forze per un futuro programma di ricostruzione del Paese. Solo allora, nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2021, ha sciolto il parlamento e ha messo al bando il partito islamista al-Nahda, che dominava dal 2011 e che era apertamente oscurato dal Partito Democratico statunitense e dai vertici dell’Unione Europea (soprattutto Francia e Italia). Da allora, passo dopo passo, il Cais Said ha costruito una politica tunisina sovrana, volta a liberarsi delicatamente ma costantemente dall’influenza occidentale e a prendere il posto che le spetta in un mondo multipolare. Il campo politico del Paese è stato sistematicamente ripulito da partiti e movimenti filo-occidentali. Si è instaurata una dittatura di Said, una dittatura dello sviluppo e della prosperità. Il rovescio della medaglia di questa dittatura fu l’insoddisfazione dell’opposizione, con il boicottaggio di tutte le elezioni e la bassa affluenza alle urne.

Elezioni in Nigeria

Elezioni in Nigeria
20.03.2023

Il 25 febbraio si sono svolte in Nigeria le elezioni presidenziali. Il candidato al governo del partito All Progressives Congress, B. A. A. Tinubu, ha vinto con 8,8 milioni di voti, secondo i dati ufficiali della Commissione elettorale nazionale indipendente nigeriana. I suoi principali oppositori – A. Abubakar del “Partito Democratico Popolare” e P. Ob del “Partito Laburista” – hanno ottenuto rispettivamente 6,9 e 6,1 milioni di voti. La cerimonia di insediamento del nuovo presidente è prevista per il 29 maggio.