Interventi statunitensi nei Caraibi
Il bacino dei Caraibi è una regione situata tra il Nord e il Sud America e comprende 35 Paesi, 26 dei quali sono insulari. La posizione geografica della regione, al crocevia delle due Americhe, le conferisce un’ulteriore importanza geopolitica e geoeconomica. Ad esempio, la regione caraibica è il crocevia delle rotte marittime che collegano l’Oceano Pacifico e l’Oceano Atlantico, le sue parti settentrionale e meridionale, nonché l’Africa e l’Europa da un lato e i continenti americani dall’altro. Gli Stati Uniti, percependo la regione come i propri confini costieri, cercano di assicurarsene il controllo per raggiungere la propria supremazia politica, economica e militare. Non è un caso che la regione caraibica sia stata a lungo al centro dei crimini contro l’umanità causati dalla tratta transatlantica degli schiavi e dalla schiavitù. I popoli dei Caraibi, rappresentati dalle varie popolazioni amerindie, erano percepiti dalle potenze atlantiche come selvaggi che dovevano essere governati dagli anglosassoni. L’attuazione del Codice della schiavitù, adottato alle Barbados e successivamente diffuso in tutti i Caraibi, è uno sviluppo significativo.