Hegel: L’aldilà rivoluzionario – Parte II
Abbiamo visto che Hegel ha criticato i rivoluzionari francesi per aver elevato la ragione a scapito della storia. Ha anche avanzato un tipo di pensiero politico sorprendentemente conservatore, particolarmente insolito se visto accanto alla progressivista filosofia della storia che egli considerava come il suo fondamento proprio. Ma Hegel non era certo un conservatore tradizionale, antiquato, men che meno per il suo tempo. In effetti, rimproverava sistematicamente i preminenti pensatori prussiani conservatori dell’inizio del XIX secolo per aver confidato ciecamente, come i burkeani tedeschi, nelle tradizioni della storia e quindi degradando la ragione creativa. Sia il ripudio della storia da parte del rivoluzionario per amore della ragione che l’esclusiva conservatrice adorazione per i suoi tesori trascurando la critica razionale trascuravano il modo in cui, secondo la comprensione di Hegel, la storia non era in conflitto con la ragione, ma alla fine era governata da precetti razionali.