Natalia Melentyeva

Darya Dugina, la Filosofia come destino

Darya Dugina, la Filosofia come destino
06.02.2023

La vita nel mondo di oggi presuppone e addirittura richiede un enorme sforzo da parte nostra, non solo nelle questioni mondane e nei movimenti esteriori. Richiede soprattutto uno sforzo della mente, del pensiero – uno sforzo mentale, un “fare mentale” come veniva chiamato nella tradizione monastica dei “santi padri”, w questa prassi della Mente è necessaria non solo per fare una “distinzione”, diacrisis, come dicevano i platonici greci, per distinguere l’uno dall’altro – il prezioso dal non prezioso, il bene dal male, il casuale dal fatale, ma per qualcosa di molto più grande e significativo… Viviamo in un mondo danneggiato, contorto, in una civiltà distrutta la cui spina dorsale è spezzata, così come la sua percezione di superiorità verticale e gerarchica. È necessario uno sforzo intelligente per ripristinare le proporzioni di questo mondo gerarchico intelligente, il cui modello è stato creato da Platone, ed è appunto il platonismo.

La nave filosofica e il crepuscolo del Logos russo

La nave filosofica e il crepuscolo del Logos russo
04.11.2022

Questo articolo è stato scritto 10 anni fa. Da allora non è cambiato nulla di sostanziale. Dal punto di vista filosofico, la Russia rimane un deserto e questo nonostante il fatto che ce ne sia uno palese.  Ma nessuno lo sente ancora e non vuole sentirlo. Non è possibile definire “filosofico” il piroscafo dell’epoca della SMO. I topi ordinari del “regno dei topi” scappano (e restano al loro posto).