Aleksandr Bovdunov

Inclusione della “lingua”: cosa dobbiamo fare con la lingua “Ucraina”?

Inclusione della “lingua”: cosa dobbiamo fare con la lingua “Ucraina”?
12.09.2022

Ho voluto scrivere questo articolo subito dopo la lezione di Darya Dugina sulla “Metafisica della frontiera”, per discutere con lei la questione del suo atteggiamento nei confronti del principio del “togliere la lingua” – la possibilità e la necessità di appropriarsi della lingua ucraina durante l’Operazione Militare Speciale in Ucraina. Darya, in una conferenza al campo ESM, ha parlato da posizioni imperiali: non bisogna trascurare la lingua ucraina, non escluderla, ma includerla in un contesto imperiale. Ho subito avuto una serie di considerazioni, ma non abbiamo potuto discutere l’argomento in dettaglio. Un atto terroristico pose fine alla vita di Darya. Tuttavia, questo problema è stato recentemente discusso di nuovo. Pertanto, ha senso parlare della “mova” [1] e di ciò che “portiamo via” in essa.

Significato geopolitico della Battaglia di Molodi e l’Operazione Militare Speciale

04.08.2022

Nei giorni dal 9 luglio al 2 agosto 2022 ricorre il 450° anniversario della vittoria dell’esercito russo nella battaglia di Molodi. Nel suo significato, questa battaglia è paragonabile alla battaglia per Mosca nella Grande Guerra Patriottica. Almeno così la considera il più grande specialista contemporaneo del Medioevo russo, lo storico Dmitry Volodikhin. Come nel 1941, nel 1572 era in gioco l’esistenza stessa e il futuro geopolitico dello stato russo. Ora nell’Operazione Militare Speciale in Ucraina, la posta in gioco è altrettanto alta.

La provocazione a Bucha come scusa per l’intervento occidentale

08.04.2022

Il mondo è indignato dalle foto e dai video della città di Bucha vicino alla capitale ucraina Kiev. La parte ucraina, i governi occidentali e le principali agenzie di stampa affermano che le forze russe hanno brutalmente ucciso lì centinaia di civili ucraini. La Russia nega le accuse. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov lo ha definito un “attacco informativo”. La Russia ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite su questo tema, ma la richiesta è stata rifiutata due volte dal Regno Unito che detiene la presidenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad aprile.