Vertice sul clima della COP-28 a Dubai: cosa ci aspetta?
Gli scienziati dicono che i governi devono agire con maggiore urgenza per frenare il riscaldamento globale. Quali progressi sono possibili alla COP-28?
Gli scienziati dicono che i governi devono agire con maggiore urgenza per frenare il riscaldamento globale. Quali progressi sono possibili alla COP-28?
La prima esplorazione russa della regione artica è iniziata già nel secolo scorso, oltre cento anni fa. All’epoca, il Ministero degli Affari Esteri dell’Impero russo inviò una nota ai governi dei Paesi alleati in cui si affermava che la Russia possedeva le terre e le isole a nord della costa asiatica dell’Impero. Furono quindi condotte delle spedizioni con le navi rompighiaccio Vaigach e Taimyr. Di conseguenza, le isole Bennett, Herald, Jeanette, Henrietta e Solitude furono incluse nell’impero [2, p. 64-66].
Sono rimasti in sospeso alcuni incontri internazionali. Uno di questi è il forum sul clima COP27, che si è svolto nel novembre 2022 nel Sinai, in Egitto, ovvero nel luogo della rivelazione religiosa di tutte le religioni abramitiche. Il Centro interreligioso per lo sviluppo sostenibile è stato uno degli organizzatori.
Sia l'Unione Europea che gli Stati Uniti, così come molti altri Paesi, promuovono da tempo il tema dell'energia ecologica, generata da sistemi moderni che vanno dai generatori eolici e solari alle turbine sottomarine che sfruttano le maree. Questo approccio si basa sull'Accordo di Parigi, secondo il quale è necessario ridurre le emissioni di anidride carbonica. Di recente, l'energia verde è stata stimolata dalla dipendenza dai vettori energetici russi - petrolio e gas.
La Russia, in quanto stato con un’ampia gamma di risorse energetiche, è più interessata alla geopolitica nel campo dell’energia nucleare di qualsiasi altro paese.
Nonostante il conflitto in corso tra Russia e Ucraina e le sanzioni imposte a Mosca, una delegazione russa ha recentemente visitato l’Egitto per ispezionare i lavori di costruzione della centrale nucleare di Dabaa.
La parola “sviluppo” è polisemantica. Può essere intesa come crescita economica, come promessa di benessere attraverso la soddisfazione dei bisogni oppure può essere legata alla prudenza ecologica, attraverso lo sviluppo sostenibile. Qualunque sia l’interpretazione, questo concetto è stato nel tempo criticato da varie correnti teoriche (teorie della dipendenza, post-sviluppo, postcoloniali, decoloniali, ecc.).
I membri del G7 cercano regolarmente di imporre le loro regole e standard ad altri Paesi, regole e standard che limitano la sovranità e violano gli interessi nazionali.
La cultura di un territorio e dei suoi borghi è viva e vitale finchè è forte l’epos che la fonda e la nutre, trasformando questo territorio in ethos, “il posto da vivere”.