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Il conflitto “idrico” in Asia Centrale

Il conflitto “idrico” in Asia Centrale - Image from geopoliticalfutures
30.03.2023

Per le ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale, così come per l’Afghanistan, l’Iran e lo Xinjiang, la disponibilità di acqua è sempre stata garanzia di benessere e di un’esistenza agiata; dopotutto, l’agricoltura della regione dipende quasi completamente dall’irrigazione durante il periodo vegetativo attivo delle colture. Ecco perché le controversie, e talvolta i conflitti armati, divampano qui proprio a causa dell ‘”umidità vivificante”. Solo negli ultimi trent’anni, tra questi si possono annoverare: un conflitto al confine tra Tagikistan e Kirghizistan a causa delle acque del fiume Isfara; minacce da parte dell’Uzbekistan di occupare la centrale idroelettrica di Kayrakkum in Tagikistan per fornire irrigazione ai campi uzbeki nel 2012; il conflitto dello scorso anno su un bacino idrico al confine tra Uzbekistan e Kirghizistan che ha quasi portato alle dimissioni del governo in quest’ultimo di questi paesi; il conflitto di confine che ha avuto luogo nel 2022 sul confine afghano-iraniano.