Africa

Ampliare la presenza di sicurezza della Turchia in Africa

22.07.2022

Gli stati africani stanno cercando di rafforzare le proprie capacità di difesa sullo sfondo della continua instabilità del continente. La Turchia ha recentemente aggiunto la cooperazione in materia di sicurezza e difesa ai suoi strumenti soft power esistenti e ha gettato le basi per una cooperazione strategica a lungo termine con i paesi africani. L’aumento delle vendite di droni è una parte importante di questa collaborazione, ma non l’unica. La politica complementare di esportazione di armi, addestramento militare e diplomazia della difesa consente all’amministrazione turca di stabilire legami a lungo termine e istituzionali con i paesi africani.

La malformazione dell’Africa occidentale

21.07.2022

Nel 1927, Ladipo Solanke – cofondatore della West African Students Union (WASU) – pubblicò un libro in cui sosteneva che “la razza bianca ha impiegato mille anni per arrivare al suo attuale livello di avanzamento: i giapponesi, una razza mongola, hanno impiegato 50 anni per raggiungere la razza bianca, non c’è motivo per cui noi africani occidentali, una razza negra, non dovremmo raggiungere gli ariani e i mongoli in un quarto di secolo”. (Solanke, 1927: 58).

L’Africa ha intrapreso la terza fase della decolonizzazione

29.06.2022

Uno dei problemi principali dell’Africa contemporanea è la questione dell’identità del continente. Questa opinione è stata espressa da Daria Platonova, editorialista del Movimento Internazionale Eurasiatista, durante il suo intervento alla sessione “La Russia e il “risveglio” africano: prospettive di lotta al neocolonialismo nel XXI secolo”.

L’Ucraina è diventata uno strumento dell’oligarchia neoliberista occidentale

09.03.2022

Il leader della resistenza panafricana al neocolonialismo occidentale, Kemi Seba, recentemente giunto a Mosca in visita, in un’intervista a RT ha sostenuto l’operazione speciale delle forze armate russe per liberare l’Ucraina dalla dittatura del neocolonialismo e dal regime nazista alimentato dagli atlantisti. Ha condannato i media globalisti che propongono un’immagine della Russia come aggressore, sottolineando che l’Occidente sta cercando di presentare le azioni di Mosca come un fatto separato, slegato dal contesto dell’espansione della NATO e dalla minaccia diretta creata dall’alleanza proprio ai confini della Russia.