Renzi al Quirinale per formalizzare le sue dimissioni
Il premier Matteo Renzi si è recato poco fa al Quirinale dopo una seduta lampo del consiglio dei ministri (durato solo una decina di minuti) in cui ha formalizzato la decisione di rassegnare le proprie dimissioni e di porre fine all’esperienza del suo governo.
Il capo dell’esecutivo dovrebbe riferire al presidente Mattarella la propria decisione dopo che già in mattinata aveva avuto con lui un confronto di un’ora per valutare le opzioni per affrontare una crisi che risulti il più indolore possibile per le istituzioni. Il presidente Mattarella, dopo l’incontro del mattino, aveva diramato una nota esortando le forze politiche ad assumersi le proprie responsabilità e a mettere da parte i rancori reciproci. Evidente il richiamo al premier a rispettare i suoi impegni istituzionali.
Alla luce delle "scadenze" da rispettare, in primis la legge di Bilancio, il capo dello Stato potrebbe anche chiedere a Renzi di restare in sella per condurre in porto, con un iter accelerato, la manovra attesa dall’Europa. Qualora Renzi accettasse, la crisi sarebbe aperta solo tra qualche giorno.
Il premier uscente potrebbe tuttavia anche ribadire la volontà di lasciare subito, aprendo così la strada ad un governo tecnico o di scopo che, secondo i rumors, potrebbe essere affidato al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Altre opzioni sarebbero il presidente del Senato, Pietro Grasso, o l’attuale ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.