Libia: scontri a Derna tra l'esercito del generale Haftar e le milizie islamiste
Nuovi scontri sono scoppiati a Derna, nell’est della Libia, fra le truppe del maresciallo Khalifa Haftar, comandante dell'autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) ostile al governo di accordo nazionale con sede Tripoli, e quelle del Consiglio dei mujaheddin legato ai gruppi islamisti della città. Lo ha riferito l'agenzia di stampa di Nova.
Gli scontri si stanno svolgendo sulle alture di al Fataih, nella parte orientale di Derna, dove fonti locali hanno segnalato al sito web informativo libico “al Wasat” che i combattimenti sono ancora in corso con armi leggere e pesanti. Ad affrontarsi sono in particolare la brigata 102 dell’Lna e il Consiglio della shura dei mujaheddin di Derna, a poca distanza dall’università locale.
L'autoproclamato Esercito libico comandato da Haftar è impegnato da mesi nell’operazione "Omar Mukhtar" per la riconquista di Derna. Scontri tra le due parti si registrano spesso in città presso l’entrata orientale e occidentale, vicino alla piazza Kursa e nelle alture di al Fataih.
Il Consiglio della shura dei mujaheddin di Derna è un gruppo islamista nato nel marzo 2014. Il primo convoglio armato dell’organizzazione ha fatto il suo ingresso a Derna il 4 aprile 2014 sventolando la bandiera di al Qaeda. In seguito si sono ribellati allo Stato islamico, alleandosi con il governo di salvezza nazionale di Tripoli, l’entità filo-islamista che ha cessato di esistere dopo l’ingesso nella capitale libica di Fayez al Sarraj, l’architetto di professione scelto dall’Onu come “tecnocrate” per traghettare il paese verso un governo di unità nazionale.
Il gruppo afferma di non avere alcuna affiliazione politica e di sostenere solo gli ideali della rivoluzione che ha deposto Gheddafi. La municipalità di Derna è stata liberata nei mesi scorsi dallo Stato islamico e ad oggi è contesa tra il Consiglio della shura dei mujaheddin e l’Esercito libico. La formazione filo-islamista, considerata vicina ad al Qaeda, non ha lesinato dure critiche ad Haftar, accusato di “crimini di guerra” e di complicità con i terroristi dell’Is nelle recenti operazioni militari. L’aviazione libica della Cirenaica, denunciano gli islamisti, non ha mai smesso di bombardare la città dopo la sconfitta dell’Is.