E' giallo sullo schianto dell'aereo caduto a Malta. Trasportava tre 007 francesi, forse "diretti in Libia".

24.10.2016
Ancora tutta da chiarire la vicenda. Tra notizie e smentite l'unica cosa certa è che a bordo non c'erano funzionari dell'UE impegnati nella missione Frontex, ma tre elementi dei servizi segreti francesi.

Resta avvolta nel mistero la vicenda del piccolo aereo, di tipo Fairchild Metroliner, caduto oggi a Malta subito dopo il decollo con a bordo cinque cittadini francesi, di cui tre uomini dell'intelligence.

Nelle prime ore successive al disastro si sono susseguite notizie confuse e smentite.

Media maltesi avevano collegato l'aereo ad attività dell'agenzia Ue Frontex, che però, poco dopo, ha dovuto smentire con un tweet: "L'aereo caduto a Malta non era usato da Frontex". Anche l'Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, è intervenuta per smentire, sempre su Twitter: "Nessun funzionario Ue coinvolto nell'incidente aereo a Malta. Il volo non era legato ad alcuna attività dell'Ue". Fatto quantomeno curioso, visto che il governo maltese aveva sostenuto che l'aereo doveva scovare le rotte dei traffici illeciti, componente chiave della missione europea Sophia nel Mediterraneo.

Il giallo sull'identità delle persone a bordo e sulla missione dell'aereo è proseguito ancora quando il governo maltese ha riferito che le cinque vittime erano doganieri francesi. Ma anche questa notizia è stata poco dopo smentita dai diretti interessati, e ancora una volta con un tweet: "Vi ringraziamo per i vostri messaggi, ma nessun doganiere francese era a bordo dell'aereo che si è schiantato a Malta", ha scritto la Dogana d'oltralpe.

E' stato infine un comunicato del ministero della Difesa a fare, in parte, luce sulla natura del volo. In una nota, ha confermato che a bordo c'erano "tre funzionari della Difesa e due dipendenti di una società privata", senza però precisare se fossero tutti e cinque cittadini francesi. Il ministero ha spiegato che l'aereo doveva svolgere una non meglio precisata missione di "sorveglianza marittima nel Mediterraneo", senza tuttavia svelarne la destinazione.

E' stato il sito di Le Monde a rivelare che i tre "funzionari" lavoravano per la Dgse (Direzione generale della sicurezza esterna francese) e che erano diretti in Libia per una ricognizione.

Lo scorso febbraio, lo stesso autorevole quotidiano francese aveva suscitato le ire del governo d'oltralpe rivelando che Parigi usava funzionari del Dgse per effettuare operazioni segrete in Libia.

Non è ancora chiaro, però, nemmeno cosa abbia determinato l'incidente: testimoni, tra cui "tre militari maltesi e due piloti civili" citati da un comunicato del governo maltese, hanno escluso di aver visto un'esplosione prima che l'aereo si schiantasse sulla pista. Un testimone oculare ha detto al "Times of Malta" di aver visto l'aereo "ribaltarsi improvvisamente sul fianco destro" dopo il decollo e andare "dritto verso il suolo". Il video dello schianto diffuso sul web, ormai diventato  virale, mostra effettivamente la strana parabola dell'aereo, che si schianta al suolo proprio durante la fase di ascesa.

La Difesa francese ha annunciato diverse inchieste in collaborazione con le autorità locali.

Per la Francia e i suoi 007 non è il primo incidente del genere: il 17 luglio scorso altri tre militari francesi "in missione di intelligence in Libia" morirono dopo l'abbattimento, da part delle milizie libiche, dell'elicottero su cui viaggiavano. All'epoca il presidente della Repubblica, Francois Hollande, aveva indirettamente confermato l'esistenza di "operazioni segrete" in Libia. I tre erano deceduti nello schianto di un elicottero dell'autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) del generale Khalifa Haftar vicino Bengasi. Le milizie islamiste attive nell'area avevano rivendicato l'abbattimento del velivolo, ma allo stato attuale non è ancora chiaro se si sia trattato di un attacco, di un sabotaggio o di un guasto.

Gli stessi interrogativi valgono per l'aereo caduto questa mattina a Malta: un turboelica "Fairchild Metroliner" privo di colore o di contrassegni sulla fusoliera, "un modello del tutto diverso dai Falcon 50M utilizzati dalla Francia per le attività di ricognizione nell'ambito della missione Sophia dell'Ue", ha sottolineato il quotidiano locale "Times of Malta"."Le forze speciali ci sono per contribuire a garantire che la Francia sia presente ovunque nella lotta contro i terroristi", aveva spiegato allora il portavoce del governo di Parigi, Stephane Le Foll. 

E' mistero anche per quel che riguarda la destinazione del velivolo in servizio con la società lussemburghese Cae Aviation, che lo aveva noleggiato negli Usa. Il premier maltese Joseph Muscat ha indicato oggi su Twitter che il piccolo aereo non doveva atterrare a Misurata, in Libia, come inizialmente riferito dalla stampa maltese, ma era impegnato in non meglio precisate "operazioni di sorveglianza" francesi contro i traffici illeciti. "Il volo è registrato come locale e avrebbe dovuto tornare a Malta senza atterrare in alcun paese terzo", ha dichiarato il capo del governo maltese. Il ministro dell'Interno maltese, Carmelo Abela, ha fornito  risposte assai vaghe oggi in conferenza stampa, limitandosi a dire che il velivolo era impegnato in una missione "nella regione".

Il "Times of Malta" ha fatto notare che le relazioni maltesi-libiche potrebbero essere compromesse se dovesse emergere che il Fairchild Metroliner era effettivamente coinvolto in operazioni segrete in Libia. Non a caso, in serata, il premier maltese Joseph Muscat, in un'intervento al Parlamento, ha assicurato che l'aereo spia francese "non era coinvolto in attività segrete in Libia", aggiungendo che la causa più probabile dell'esplosione possa essere dovuta a un guasto tecnico o a un errore umano.