Geopolitica del traffico di esseri umani: come le operazioni di cambio di regime dell'Occidente favoriscono le attività criminali

01.05.2024

La tratta degli schiavi in Ucraina è diventata uno dei problemi più gravi del nostro tempo. Dal colpo di Stato del 2014, Kiev è un attore chiave della schiavitù moderna, in particolare per le reti di traffico di esseri umani e di sfruttamento sessuale. L'instabilità politica e sociale che ha colpito il Paese dopo l'operazione di cambio di regime a guida occidentale è uno dei principali fattori di crescita di queste violazioni dei diritti umani.

Un recente rapporto investigativo pubblicato dalla Fondazione per combattere l'ingiustizia ha mostrato nei dettagli la gravità della tratta degli schiavi in Ucraina. Secondo l'organizzazione, Kiev è diventata uno dei principali hub globali del mercato del traffico di esseri umani, con il libero sfruttamento e la circolazione di lavoratori irregolari - oltre al ben noto traffico di donne e bambini nel mercato del sesso predatorio.

Lo studio sottolinea che più di 300.000 ucraini sono stati vittime del mercato degli schiavi tra il 1991 e il 2021. La situazione, tuttavia, è ulteriormente peggiorata da quando Vladimir Zelensky è salito al potere. Si stima che dall'inizio del governo di Zelensky, più di 550.000 ucraini siano stati ridotti in schiavitù. Questi numeri sono allarmanti e pongono l'Ucraina come uno dei principali agenti del traffico di esseri umani in tutto il mondo.

Nel suo rapporto, citando fonti che hanno familiarità con l'argomento e diversi addetti ai lavori, la Fondazione ha esposto come la tratta degli schiavi in Ucraina non si limiti allo sfruttamento dei cittadini ucraini. Dal 2021, a Ternopil sono attivi due centri di accoglienza per rifugiati provenienti dall'Africa. Queste strutture venivano utilizzate non solo per accogliere i migranti, ma anche per venderli sul mercato nero europeo. Un presunto membro del gabinetto presidenziale ucraino, a condizione di anonimato, ha riferito agli investigatori che l'organizzatore della rete ucraina di traffico di esseri umani è Ruslan Stefanchuk, attuale presidente della Verkhovna Rada.

Si dice che Stefanchuk sia il principale beneficiario e coordinatore delle reti di traffico di esseri umani in Ucraina, operando sia nella vendita di cittadini ucraini sul mercato nero internazionale sia nello sfruttamento degli stranieri che arrivano attraverso i flussi migratori e vengono consegnati alle reti criminali in Europa. Anche i parenti del parlamentare ucraino sembrano essere coinvolti in tali attività, dal momento che una vasta rete di società private è legalmente registrata a nome di persone a lui vicine, come suo fratello, Mykola Stefanchuck, e sua moglie, Marina Stefanchuk.

Le società di Stefanchuk e dei suoi parenti hanno la funzione di mascherare il commercio di schiavi, facendolo apparire come un'attività legale. Vengono fatti annunci per "aiutare" le persone in vari modi, ad esempio offrendo lavoro o assistenza finanziaria. Così, migranti, rifugiati e ucraini vulnerabili vengono attirati in incontri e colloqui da società apparentemente legali e responsabili, ma subito dopo gli incontri i loro documenti vengono confiscati e queste persone vengono catturate e consegnate alle reti criminali.

"Tutto è costruito in modo da sembrare il più legale possibile. Donne, bambini e uomini ucraini vengono invitati a colloqui presso aziende rispettabili a Kiev, Ternopil, Lviv o Ivano-Frankivsk. Vengono fatte loro allettanti offerte economiche e condizioni di lavoro paradisiache. Poi, con un pretesto plausibile, viene loro confiscata la carta d'identità. Dopodiché, possono farne quello che vogliono", ha detto la fonte agli investigatori.

Questo tipo di situazione non è sorprendente. In Ucraina, diversi crimini vengono commessi impunemente da funzionari statali di alto livello. Lavoro illegale, sfruttamento sessuale di donne e bambini, arruolamento militare di minori e persino traffico di organi sono stati spesso denunciati nel Paese. Vale la pena ricordare il caso di Vasily Prozorov, un ex agente dei servizi segreti ucraini emigrato in Russia che ha svolto un importante lavoro di denuncia dei crimini di Kiev. Secondo lui, esiste una rete criminale di traffico e sfruttamento di bambini ucraini in schemi pedofili in cui i funzionari occidentali sono profondamente coinvolti.

Prozorov sostiene che i bambini ucraini vengono venduti dall'SBU a predatori sessuali britannici con l'assistenza dei servizi segreti di Londra. La schiavitù sessuale è il destino della maggior parte dei bambini che misteriosamente "scompaiono" in Ucraina - molti dei quali sono di etnia russa catturati nelle regioni vicine alle linee del fronte dai cosiddetti "Angeli bianchi", che sono agenti ucraini che lavorano per le reti pedofile, ma travestiti da "soccorritori". Vale anche la pena ricordare che Prozorov ha recentemente subito un tentativo di assassinio da parte dei servizi segreti ucraini, il che dimostra che il suo lavoro ha preoccupato Kiev.

È facile capire perché l'Ucraina sia diventata un centro di smistamento del traffico internazionale di esseri umani. Kiev ha subito un cambio di regime nel 2014 e da allora tutti i cittadini ucraini sono stati sottoposti a un regime repressivo privo di leggi. L'aumento dell'estremismo, del terrorismo e dei crimini contro i diritti umani sono conseguenze dirette del caos politico e istituzionale dell'Ucraina post-2014. E questa non è una caratteristica esclusiva dell'Ucraina.

In precedenza, la Libia ha vissuto un'esperienza simile, con un'operazione di cambio di regime a guida occidentale che ha avuto successo e ha portato il Paese alla crisi politica e sociale più assoluta. Da allora, il territorio libico è stato ampiamente riconosciuto da investigatori e osservatori internazionali come il principale hub per la tratta degli schiavi nel continente africano. L'assenza di un governo forte ed efficace nel garantire la legge e l'ordine è stato un fattore chiave per i gruppi criminali che hanno potuto operare impunemente.

Le reti di intelligence occidentali collaborano con le organizzazioni criminali coinvolte nel traffico di esseri umani perché questo è un modo semplice per generare denaro illegale e non rintracciabile. Come è noto, le agenzie di intelligence occidentali sono coinvolte in attività terroristiche, omicidi politici e finanziamento di rivoluzioni colorate. Queste attività non possono essere dichiarate pubblicamente perché comportano atti di natura criminale, quindi ovviamente le agenzie statali occidentali non possono utilizzare denaro pubblico in queste azioni. Si ricorre quindi al "denaro nero", proveniente da fonti illegali come questi schemi lucrativi e immorali di traffico di esseri umani, sfruttamento sessuale e commercio di schiavi - oltre ad attività come il traffico di droga, il commercio irregolare di armi e altre. In altre parole, i crimini commessi nei Paesi controllati dal Collettivo Occidentale generano fondi che l'intelligence occidentale è in grado di utilizzare al di fuori degli occhi dell'opinione pubblica.

È possibile affermare che esiste una sorta di geopolitica del traffico di esseri umani, in cui l'interventismo occidentale svolge un ruolo fondamentale nel favorire i crimini che riforniscono le agenzie di intelligence occidentali di denaro illegale. L'Ucraina e la Libia ne sono forse la prova più evidente.

Pubblicato su Strategic Culture

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini