Valori: una follia l’apertura della Ue alla Turchia

L’abbattimento del jet militare russo, con il successivo assalto dei “Turcomanni” jihadisti all’elicottero inviato dalla base di Latakia per recuperare i due piloti, rappresentano un punto di non ritorno nella crisi siriana e iraqena”. Lo spiega il prof. Giancarlo Elia Valori, in un’analisi esclusiva per Agiellenews. “A Parigi, all’inutile Summit sul clima, il primo ministro turco Davutoglu,ha affermato che la Turchia “non si scusa perché ha solo compiuto il suo dovere”- sottolinea l’esperto di geopolitica -. Ankara ha quindi messo in pericolo il resto della Alleanza Atlantica, costretta magari a combattere proprio contro la Russia, l’unica che lotti militarmente contro il Daesh/Isis, in una fase di conclamato jihad in Europa, condotto dallo stesso Daesh”. “I Servizi russi- continua Valori -, grazie alle loro strutture di informazione selettiva, hanno recentemente diffuso una foto in cui si vede il figlio di Erdogan, neoministro turco, parlare in un ristorante di Istanbul con un noto emissario del Daesh/Isis. Un probabilissimo incontro di affari. Nonostante questi fatti, l’Unione Europea ha istituito un Summit bilaterale UE-Turchia da tenersi due volte l’anno e infine, questione ancora più importante, l’apertura, il 14 dicembre prossimo venturo, del capitolo negoziale n.17, quello delle politiche economiche e monetarie, per la prossima entrata di Ankara nell’Unione. Pura follia”.