Siria: Mosca disponibile ad una nuova tregua umanitaria per Aleppo
Mosca disponibile a stabilire una nuova tregua umanitaria ad Aleppo, in Siria, a condizione che le agenzie umanitarie dell’Onu siano pronte a trasferire altrove i feriti presenti nella parte orientale della città. Lo ha detto oggi Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, secondo quanto riferisce l’agenzia stampa nazionale “Tass”.
“La condizione principale per avviare una nuova pausa umanitaria ad Aleppo deve essere la disponibilità della missione umanitaria dell’Onu in Siria di organizzare la consegna degli aiuti umanitari nei quartieri orientali e trasferire le persone feriti e ammalate”, ha dichiarato Konashenkov.
Lo scorso 4 novembre Mosca, in accordo con Damasco, aveva indetto una tregua di dieci ore per garantire l’assistenza in sicurezza alla popolazione di Aleppo est. Intervenendo sulle violazioni dei precedenti cessate il fuoco, il portavoce della Difesa russo ha evidenziato come le garanzie dei funzionari dell’Onu siano state smentite dalle azioni militari intraprese dai ribelli.
“L’esperienza della precedenti pause umanitarie ha dimostrato che le garanzie dei rappresentanti dell’Onu su accordi preliminari con i miliziani di Aleppo siano state soltanto parole”, ha aggiunto Konashenkov. Infine, il portavoce del ministero della Difesa russo ha ricordato che tutti i mezzi con gli aiuti umanitari destinati ad Aleppo sono stati colpiti dai miliziani ribelli oppure non hanno potuto avanzare a causa delle trappole esplosive posizionate sulle strade. Ieri, 11 novembre, il Centro russo per la riconciliazione delle fazioni in guerra ha firmato sei nuovi accordi di conciliazione per la cessazione delle ostilità in Siria, portando il numero complessivo degli accordi a 924.